Coronavirus, in Umbria 26 casi. Uno è guarito, settanta escono dall'isolamento

In osservazione ci sono 543 persone, "in buona salute"

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Perugia, 8 marzo 2020 - Salgono a 26 le persone che in Umbria risultano positive al coronavirus. Due nuovi soggetti hanno infatti contratto l'infezione e sono in isolamento nelle loro abitazioni seguiti dai medici delle Usl Umbria 1 e 2. Lo ha reso noto la Regione. Uno dei due nuovi casi era già stato reso noto nella serata di sabato, visto che si tratta di un infermiere che lavora presso l'ospedale di Orvieto dove sono stati chiusi i reparti di ortopedia e chirurgia. Attualmente dei 26 soggetti positivi, quattro sono ricoverati: due in terapia intensiva nell'ospedale di Perugia, uno nel reparto di malattie infettive di quello di Terni e un altro nella stessa struttura del nosocomio di Perugia.

Le persone in osservazione - riferisce ancora la Regione . sono 543, "in buona salute", ma sotto controllo medico perché venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19. Di questi, 376 sono nella provincia di Perugia e 167 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 7 marzo, sono stati eseguiti 160 tamponi.

Ci sono poi un paziente guarito e 70 soggetti, 43 nella provincia di Perugia e 27 in quella di Terni, usciti dall'isolamento fiduciario dall'inizio dell'emergenza coronavirus in Umbria.

"Non stiamo riscontrando grandi criticità - spiega il direttore regionale alla sanità, Claudio Dario - e rispetto ad altre situazioni in Italia e all'estero il sistema in Umbria sta tenendo con una crescita di numeri contenuti per i casi positivi. Tutto questo grazie al senso di responsabilità dei cittadini che si stanno impegnando ad adottare le norme igieniche di prevenzione e al lavoro dei medici e degli operatori dei servizi sanitari territoriali che riescono a ricostruire la rete dei contatti avuti dalle persone con tampone positivo al virus e metterli in isolamento. Affinché questa catena regga bene faccio appello al senso di responsabilità di tutti coloro che, una volta appreso delle limitazioni stabilite sull'emergenza coronavirus, abbiano deciso di ritornare in Umbria".

"L'invito a queste persone - afferma ancora Dario - è di mettersi in isolamento fiduciario a tutela dei propri familiari e della comunità. In caso di comparsa di febbre o sintomi lievi si consiglia di contattare telefonicamente il medico curante e per sintomatologia più severa il 118, in entrambi i casi comunicando la sua situazione di isolamento domiciliare fiduciario".