
Il borgo sempre più vuoto Anche Corciano soffre a causa dello spopolamento come tanti altri centri storici
Ha suscitato reazioni di sorpresa, dispiacere e amarezza la chiusura della Forneria Brugnami nell’antico borgo di Corciano. Un’attività aperta nel 1942 e che va in cantina a causa principalmente dello spopolamento che ha caratterizzato il capoluogo comunale che soffre come tanti centri storici. E allora tanti i commenti dei cittadini, tra ricordi e riflessioni sul futuro del borgo medievale. Quello di Silvia è una sintesi quasi ineccepibile: "Quanta tristezza ma soprattutto amarezza. E’ vero il borgo sta morendo nell’indifferenza dell’amministrazione che è concentrata solo su San Mariano – scrive -. Purtroppo lo spopolamento va di pari passo con la mancanza di servizi e infrastrutture. Senza un incentivo o un aiuto per le poche attività presenti o per chi volesse tentare una nuova impresa, il destino è segnato". "Che peccato – aggiunge Giorgio -. Gustino (il padre delle due titolari del forno, ndr) era una persona speciale. Ma le colpe non sono tutte dell’amministrazione ma delle mode del momento. La popolazione sarebbe stata più che sufficiente, ma sono tutti in fuga verso Ellera. Chi pagherà il tutto gli anziani che per prendere un pezzo di pane si dovranno raccomandare ai giovani, sempre che ci siano...". "Un’enorme tristezza – scrive Barbara - e amarezza per chi, a livello amministrativo, avrebbe potuto investire nel borgo e ha preferito guardare altrove. Corciano è stato il luogo felice per intere generazioni, andavo tutelato e promosso, non condannato. Insegno lì dal 2007 e soffro per questo graduale smantellamento che sta coinvolgendo anche la scuola. Mi chiedo se fare morire certe realtà a vantaggio della ’grande distribuzione’ sia valsa la pena. Io la ritengo una sconfitta". Poi qualche ricordo dei tempi che furono. "Grazie di tutto – dice Stefania - arrivare a Corciano e sentire il profumo di pane era una gioia". A Corciano ormai resta un negozio di generi alimentari, due bar, un parrucchiere, le Poste, il tabacchi e un altro negozio. Per ora l’amministrazione non ha battuto ciglio, anche se in questi giorni è aperta una riflessione anche sullo scarso numero di studenti alle Elementari e alle Medie.
M.N.