Conservatorio, finalmente la musica è tornata

Il “Morlacchi” ha riaperto la sede di piazza Mariotti e ridato il via alle attività didattiche. "Accogliamo una ventina di studenti al giorno"

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La musica è tornata. I gorgheggi di una giovane cantante lirica della Mongolia invadono un’aula deserta, dal corridoio arrivano le note di un pianista. Dopo i lunghi mesi di chiusura, il Conservatorio “Morlacchi” ha riaperto la sua sede di piazza Mariotti e ridato il via alle attività didattiche. "Una riapertura graduale ma all’insegna dell’entusiasmo - racconta il direttore Luigi Ciuffa - grazie a un decreto ministeriale sull’alta formazione musicale uscito pochi giorni fa, che permette le attività indifferibili".

E così, spiega, "abbiamo riaperto subito per gli studenti che devono sostenere la sessione di lauree di marzo e aprile o affrontare gli esami per le borse di studio Adisu e quelli per partecipare al concorso per l’insegnamento".

Mercoledì la sede è stata sanificata e sono stati allestiti i dispositivi di protezione e sicurezza: termoscanner, dispenser per il gel, obbligo di mascherine, barriere in plexiglass per l’accoglienza, segnaletica a terra. Giovedì sono entrati i primi venti studenti per l’attività propedeutica a esami e lauree. "Ripartire per noi era essenziale - racconta il maestro Ciuffa - , in questo periodo abbiamo attivato la didattica a distanza per la maggior parte delle materie ma, per altre, come l’orchestra e le esercitazioni corali, è impossibile". La riapertura è parziale, limitata al pianoterra e al piano inferiore dove c’è il grande auditorium mentre restano chiusi i tre piani superiori".

Dei 530 studenti complessivi, il Conservatorio ne accoglie una ventina al giorno. "Per le esercitazioni individuali mettiamo a disposizione le aule più grandi, mentre gli esami si terranno nell’auditorium dalla prossima settimana. I docenti vogliono ricominciare ma vado avanti con prudenza. Il 18 giugno valuteremo la situazione, se va bene riapriamo tutto il Conservatorio".

Intanto i corridoi non sono più silenziosi, la musica arriva dalle aule. "Si stanno esercitando cantanti e pianisti che devono laurearsi, abbiamo ragazzi italiani e stranieri. Per molti di loro, rimasti a Perugia durante l’emergenza, mettiamo a disposizione aule di studio, con gli strumenti". E si sono riaperte le iscrizioni on line, tra i primi c’è un ragazzo cinese. "Abbiamo tanti progetti. Prima dell’emergenza stavamo per avviare la stagione di concerti. E a luglio inizieranno i lavori per un ascensore interno che collegherà tutti i piani e darà piena agibilità all’auditorium".