
Concorsopoli, in aula Le domande della prova e il pranzo “incriminato“
di Luca Fiorucci
È stato il concorso di chirurgia maxillo facciale dell’Azienda ospedaliera di Perugia il “grande protagonista“ dell’udienza di ieri del processo sulla cosiddetta concorsopoli umbra. Inchiesta per la quale è indagata una trentina di persone, tra cui gli allora vertici dell’Azienda, Emilio Duca e Maurizio Valorosi, l’allora presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l’ex assessore regionale alla sanità Luca Barberini e l’ex sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci. Ai quali viene contestato di aver dato vita a un’associazione a delinquere finalizzata a gestire a piacimento assunzioni e promozioni nella sanità pubblica. A presentarsi davanti al secondo collegio del tribunale di Perugia, presieduto da Marco Verola, i testi citati dalle difese di Massimo Lenti, presidente della commissione, e Antonio Tullio, primario del reparto, che, in particolare, hanno ricostruito la prova concorsuale per la quale, secondo l’accusa, i due vincitori sarebbero stati decisi a priori, come le domande delle prove stesse, con l’intento di favorire, appunto, i due candidati designati. Per quanto riguarda la composizione dei quesiti, sono stati sentiti i membri della commissione esaminatrice presieduta all’epoca dal dottor Massimo Lenti. I testimoni hanno confermato la composizione dei quesiti la stessa mattina dell’esame, a fronte però, della contestazione mossa dalla Procura, sulla presenza agli atti di intercettazioni che, al contrario, racconterebbero come gli argomenti della prova fossero stati decisi in precedenza, sebbene formalizzati nei termini previsti per legge. Oltre ai commissari, a presentarsi sul banco dei testimoni sono stati i candidati risultati poi vincitori della prova finita sotto la lente degli inquirenti.
Ai due medici, mai indagati, nel controesame, in particolare, è stato sottolineato lo svolgimento di un pranzo, ad esito acquisito, a cui, in base alle indagini, avevano preso parte anche i vertici dell’Azienda ospedaliera, i commissari e il primario del reparto. Ospiti dei due vincitori. Circostanza, in particolare, inizialmente negata da uno dei testimoni, e, al contrario, giustificata come una sorta di riferita consuetudine dal secondo, che proveniva da fuori regione. L’udienza è stata poi aggiornata al prossimo 20 giugno, quando saranno sentiti altri testimoni delle difese. Si tornerà a parlare, tra le altre cose, della prova per l’incarico di infermiere.