Commosso addio a Julio Una chiesa stracolma tra dolore e lacrime

I funerali del 28enne morto (con Ana e Nika, 15 e 16 anni) nel tragico schianto di Torricella. Fiori bianchi e tanti amici per abbracciare la famiglia.

Commosso addio a Julio  Una chiesa stracolma  tra dolore e lacrime

Commosso addio a Julio Una chiesa stracolma tra dolore e lacrime

Lo strazio di una madre non ha nulla a che vedere con le responsabilità. Saranno gli accertamenti a stabilire se la condotta alla guida di Julio Cesar Vera Quinonez poteva evitare la strage in cui sono morte due minorenni e un 22enne è ancora in Rianimazione. Ieri nella piccola chiesa del Santuario di Ponte della Pietra non c’era spazio per questo. Solo il dolore di una famiglia che ha perso il suo ragazzo di 28 anni e degli amici di un grande gruppo che hanno preso parte al terzo funerale in pochi giorni. Nessun palloncino è volato in cielo, ma i fiori bianchi erano lì a ricordare la tragedia avvenuta una settimana fa, quando nella notte tra sabato e domenica allo svincolo di Torricella lungo il raccordo Perugia Bettolle, la vecchia Ford Fiesta con a bordo i 4 ragazzi è volata sul fondo di una scarpata.

Il sostituto procuratore Paolo Abbritti, titolare del fascicolo aperto per omicidio stradale a cui è scritto N.E. 26enne di Città di Castello, ha disposto una serie di accertamenti il cui esito dovrebbe arrivare entro una ventina di giorni a chiarire la dinamica dei fatti. "Mentre la sorpassavo l’auto dei ragazzi si è spostata e ha toccato la mia, poi non l’ho vista più. E’ scomparsa nello specchietto retrovisore e ho pensato che avesse imboccato l’uscita di Torricella ma per sicurezza ho rigirato. Sono uscito a Magione e tornato indietro e così ho dato l’allarme quando ho capito che erano volati nella scarpata", questo ha raccontato il giovane al magistrato, e ora c’è da capire se le traiettorie e i segni sull’asfalto e sull’auto coincidono con la ricostruzione. Tra le certezze degli inquirenti c’è che il 28enne sudamericano era proprietario della vecchia utilitaria priva di assicurazione e con la revisione scaduta, e che lui stava guidando senza una patente, trasportando sul sedile posteriore Anas Tuja di 15 anni e Nika Myshko di 16, sul sedile passeggero c’era Valetin Tuja fratello della più piccola del gruppo, ancora ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Per lui sono vive le speranze di ripresa, e potrebbe essere lui a raccontare cosa è successo quella notte in cui tornando da una serata sulla spiaggia al Trasimeno hanno trovato la morte sulla via di casa. L’unico altro testimone resta il ragazzo che viaggiava come passeggero sulla Golf entrata in collisione con l’auto guidata da Julio Cesar e presto. Potrebbe essere ascoltato anche lui.

Sara Minciaroni