REDAZIONE UMBRIA

Collaudo ok, le paratoie funzionano

Tutte e quattro le strutture hanno dato ottime risposte all’esame. Portare acqua al lago sarà più facile.

Paratoie per guidare più acqua verso il Trasimeno: ok il collaudo, con l’arrivo delle piogge si potranno valutare i primi risultati della nuova configurazione sull’impianto di Casaltondo. Non poteva arrivare in un momento migliore la notizia che da sola porta sollievo e refrigerio, al culmine della calura di metà agosto, con il lago in sofferenza di diversi centimetri. Sapevamo che dopo il lungo dibattito dello scorso inverno, e l’intervento "sul campo" dell’assessore regionale Roberto Morroni (invitato in sopralluogo dal consigliere lacustre Eugenio Rondini) i tecnici del servizio idraulico della Regione avrebbero dovuto fare il definitivo check dell’impianto. Alla fine del lockdown il collaudo è arrivato: Le paratoie funzionano tutte e quattro, funzionano il gruppo elettrogeno che le deve azionare, l’impianto elettrico che le muove e il sistema manuale (in un minuto si movimenta di 2 cm una paratoia), e funziona anche l’attuatore a motore a scoppio.

Nel frattempo sono state ripulite e risultano ben funzionanti anche le telecamere di sicurezza con cui, in caso di piogge troppo abbondanti, il livello dell’acqua può essere monitorato in ogni istante e il sistema meccanizzato di chiusura e apertura dei portelloni regolato anche dal centro di controllo con un comando azionabile da remoto. Buonsenso vorrebbe che l’assetto in condizione standard delle paratoie sia il seguente: lato Chiusi tutte chiuse, lato Trasimeno tutte aperte a 1.50 metri. A questo punto mancherebbe solo qualche ultimo dettaglio, e cioè il consenso all’allocazione dell’auto di servizio del tecnico che in caso di emergenza dovrebbe arrivare sul posto per azionare meccanicamente le chiuse: è un’auto della Regione che potrebbe rimanere parcheggiata nell’area della ex isola ecologica di Passignano dove già vengono collocati anche altri mezzi di sicurezza. Un ultimo atto di burocrazia che non dovrebbe impegnare più di qualche istante gli amministratori.

La questione ormai arcinota riguarda il sistema di paratoie nella frazione di Casaltondo (nei pressi di Moiano a Città della Pieve) dove insistono delle grandi chiuse in metallo per regolare il flusso delle acque piovane che si convogliano nel grande canale. Ma nel corso degli anni non era mai stato notato che l’acqua fosse deviata verso il lago Chiusi e non verso il Trasimeno. Con un paio di foto online di un amante del lago come Giorgio Brusconi il caso era esploso a novembre 2019. Adesso non resta che attendere per capire quanto e come quest’azione potrà incidere sul benessere del lago dove la questione dei fanghi sui fondali e del livello dell’acqua restano temi cruciali.

Sara Minciaroni