Ciak in sala Il cinema del sociale invade Perugia

Entra nel vivo il PerSo Festival con i migliori documentari del mondo: proiezioni e ospiti tra anteprime assolute e opere umbre

Ciak in sala Il cinema del sociale invade Perugia

Ciak in sala Il cinema del sociale invade Perugia

"Il social che portiamo nel nome e che emerge sempre dietro alle storie dei nostri protagonisti, è uno stimolo per coinvolgere ogni anno, più cittadini possibili, anche tra i più svantaggiati: detenuti, migranti, studenti liceali e universitari, utenti dei servizi psichiatrici". Così i direttori artistici , Giovanni Piperno e Luca Ferretti inquadrano il valore e le ambizioni del “PerSo - Perugia Social Film Festival“ che fino all’8 ottobre coinvolgerà tutta la città con il meglio dei documentari internazionali e del cinema sociale: ben 56 film e 11 anteprime in tre categorie di concorso (ma c’è anche la sezione di realtà virtuale) con proiezioni non stop a ingresso libero nelle tre sale dell’acropoli.

Tanta gente ieri alla cerimonia d’inaugurazione al Méliès (nella foto sopra) con i direttori artistici, Stefano Rulli della Fondazione La Città del Sole ("il festival è nato per raccontare il sociale"), rappresentanti di Fondazione Perugia e Umbria Film Commission (che organizza un workshop per professionisti su realtà virtuale e linguaggio documentario), per entrare subito nel vivo del cartellone. Oggi si prosegue con “Spazio Umbria“, rassegna dedicata ai film a tematica sociale di autori umbri o girati in Umbria, per favorire la diffusione di prodotti locali e incentivare il lavoro dei giovani cineasti umbri. Dalle 15, al Méliès, si vedranno quattro titoli: “U piscaturi carmu“ di Marlon Sartore, “Cojocabron“ di Luca Draoli, “Una storia vera di Greta Amadeo“ e “I am the cosmos“ di Chiara Ortolani. E ancora, alle 16.30, per la sezione dei migliori documentari della stagione, si vedrà “1970“ di Tomasz Wolski, alle 17.45, per il concorso principale ecco l’anteprima nazionale di “Sur nos monts“ di Mateo Ybarra, ospite in sala per raccontare un film composto da video realizzati dai ragazzi svizzeri in periodo di leva. La giornata si chiude con “La timidezza delle chiome“ di Valentina Bertani (nella foto sotto) , ospite lo sceneggiatore Emanuele Milasi: la storia di due gemelli omozigoti con disabilità intellettiva e naturale carisma.

Altra giornata, altre proiezioni: domani ancora al Méliès (e da martedì il festival si sposta allo Zenith) ecco i primi quattro cortometraggi dei dieci in concorso nella categoria “PerSo Short Award“. Ma domani è anche il giorno di due importanti ospiti, a Perugia con i loro lavori in gara nella categoria principale. Alle 19, il regista brasiliano Camilo Cavalcante presenta, in anteprima italiana, il film “Rua aurora. Refugio de todos os mundos“ su una strada di San Paolo mentre alle 21.30 è la volta di “Anxious in Beirut“ di Zakaria Jaber, anche lui in sala: i drammatici eventi degli ultimi cinque anni della capitale libanese, attraverso la vita quotidiana del regista e del suo gruppo di amici, in anteprima europea.

Sofia Coletti