Ceri, è arrivato il giorno più bello. La sveglia all’alba, poi l’alzata e la folle corsa per salire al Monte

Gubbio celebra oggi la sua festa. Trombettiere e tamburini in strada dalle 5.45 per ’chiamare’ i capodieci. Alle 11.30 suggestiva cerimonia e ’birate’ in Piazza Grande, a sera l’ascesa all’Ingino.

Ceri, è arrivato il giorno più bello. La sveglia all’alba, poi l’alzata  e la folle corsa per salire al Monte

Ceri, è arrivato il giorno più bello. La sveglia all’alba, poi l’alzata e la folle corsa per salire al Monte

L’attesa è finalmente finita, il 15 maggio è arrivato e con esso ha portato la Festa dei Ceri. La città è pronta, dopo mesi di preparazione a livello estetico, tecnico e organizzativo, a riaccogliere una Festa unica e a proseguire una tradizione secolare e (quasi) ininterrotta. Già da due giorni (13 e 14 maggio) l’avvicinamento al fatidico giorno è stato scandito dal triduo presso la chiesetta dei Muratori in via Savelli e dalle tradizionali “sonate” del campanone, che grazie all’abilità e alla dedizione del Gruppo Campanari eugubino fa sentire forte la sua voce in tutta la vallata eugubina, come a richiamare e radunare tutta la cittadinanza.

La giornata odierna, come da tradizione, comincia presto, con i tamburini che, insieme al trombettiere Marco Tasso, dalle ore 5:45 partiranno per svegliare i tre capodieci – Francesco Morelli per Sant’Ubaldo, Simone Martini per San Giorgio e Enrico Provvedi per Sant’Antonio – ma anche il cappellano dei Ceri Don Mirko Orsini, i due capitani Luigino Bei e Fabio Mariani e l’alfiere Ettore Berettoni, in passato anche trombettiere. Dopo la visita al cimitero per onorare e celebrare i ceraioli defunti, l’appuntamento è alle ore 7:45 per la S. Messa nella chiesetta dei Muratori dove verranno anche estratti i capitani per la Festa del 2025 e il conseguente corteo dei Santi.

I ceraioli si raduneranno quindi per le tre sfilate, che confluiranno a Piazza Grande per l’emozionante e travolgente cerimoniale dell’Alzata, alle ore 11:30 circa. Piazza Grande che, peraltro, si presenta all’appuntamento con il vestito nuovo, dopo i lavori di risanamento e ripavimentazione da poco conclusi. La mattinata si conclude con la “mostra”: i tre Ceri gireranno per le vie della città rendendo omaggio a ceraioli anziani, permettendo anche ai meno giovani di dare una “spallata” sotto la stanga.

Il clou della Festa, come sempre, arriva nel pomeriggio: alle 16:45, dal Duomo partirà la processione con la reliquia e la statua di Sant’Ubaldo che, alle 18, giungerà in cima alla Calata dei Neri di via Dante, dando il via alla corsa pomeridiana. Dopo le varie soste, l’arrivo in Basilica è previsto intorno alle ore 20, dopo l’ultimo sforzo dei ceraioli lungo gli stradoni del Monte Ingino. Gubbio tornerà a splendere in tutta la sua bellezza e nella sua natura più vera, dettata sì dall’agonismo della corsa ma soprattutto dall’incrollabile amore e fiducia che ogni ceraiolo ripone nel Santo Patrono Ubaldo. E sarà Festa al suono del campanone.