Centrale operativa unica del 118. Duecentomila chiamate all’anno: da un quarto di secolo a salvare vite

Celebrato un traguardo importante all’ospedale Santa Maria della Misericordia, sede della struttura. La Governatrice: "Le persone che mettono il cuore, oltre alla professionalità, sono qua davanti a noi".

Centrale operativa unica del 118. Duecentomila chiamate all’anno: da un quarto di secolo a salvare vite

Centrale operativa unica del 118. Duecentomila chiamate all’anno: da un quarto di secolo a salvare vite

Quattordici medici, 53 infermieri e 28 autisti soccorritori che in media si distribuiscono 245 interventi al giorno ( 550 le chiamate, circa 200.000 quelle annue). Sono i numeri della Centrale operativa unica del 118,che ha sede al Santa Maria della Misericordia, che ieri ha compiuto 25 anni di attività. Schierati nel piazzale esterno a rappresentare l’intera catena dell’emergenza sanitaria, oltre alle ambulanze 118 dell’Azienda ospedaliera di Perugia e al personale dell’elisoccorso, anche gli operatori e i mezzi dei Vigili del Fuoco, della Polizia, del Corpo dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, della Municipale di Perugia, del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria, della Croce Rossa, della Ovus Pubblica assistenza e della Misericordia.

Con l’istituzione della Centrale operativa unica regionale del 118 si uniformarono le figure professionali presenti a bordo (medico, infermiere e autista soccorritore) sotto un unico coordinamento e la dotazione strumentale delle apparecchiature elettromedicali delle ambulanze. I vantaggi di avere nel sistema sanitario regionale una Centrale unica si sono fortemente evidenziati durante la pandemia perchè vi è stata una ottimizzazione dei soccorsi, dei trasporti e della gestione centralizzata dello smistamento del paziente in tutta la rete ospedaliera regionale.

Insieme al direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Giuseppe De Filippis, sono intervenuti la presidente della Regione, Donatella Tesei, l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, il direttore regionale alla sanità, Massimo D’Angelo, l’assessore al welfare del Comune di Perugia, Edy Cicchi. Presenti anche il prefetto, Armando Gradone, e il questore, Fausto Lamparelli, i quali hanno espresso profonda riconoscenza per il lavoro svolto e fatto un plauso a tutto il sistema del soccorso pubblico. Un giorno di celebrazioni quindi, ma la presidente Tesei non distoglie l’attenzione verso il futuro: "La rete di emergenza-urgenza sta prendendo sempre più nuovo corpo, con l’Umbria che sta raggiungendo standard elevati. Le persone che mettono il cuore, oltre la professionalità, sono qua davanti a noi ma per far funzionare tutto bisogna adeguarsi ai tempi e migliorare sempre anche con mezzi di soccorso nuovi". Tesei ha infatti ricordato che dal 2021 al 2023 il parco mezzi dell’ospedale di Perugia è stato rinnovato con 7 nuove ambulanze (una donata da Conad per i neonati), e il Creva regionale ha autorizzato l’arrivo di altre 2 ambulanze a sostituzione di mezzi obsoleti: "Il modo migliore per festeggiare questi 25 anni è dare risposte per migliorare il lavoro e l’efficacia degli interventi, un modo concreto, senza chiacchiere, per salvare sempre più vite".