"C’è chi prende la pensione e va subito a giocarsela"

Progetto da 60mila euro per potenziare i servizi anti-ludopatia

"C’è chi prende la pensione  e va subito a giocarsela"

"C’è chi prende la pensione e va subito a giocarsela"

SPOLETO – "Ci sono anziani che attendono la pensione per andare subito a giocare", ma Regione, Comune, Anci ed Asl potenziano i servizi per contrastare la ludopatia o meglio "azzadopatia". È stato presentato ieri a Palazzo comunale il Piano per la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo del gioco d’azzardo della Zona Sociale 9. All’incontro hanno partecipato l’assessora Luigina Renzi, la dott.ssa Angela Bravi della Regione Umbria, coordinatrice del Piano regionale per la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo del gioco d’azzardo, il sindaco del Comune di Giano dell’Umbria e presidente di Federsanità Anci Umbria, avvocato Manuel Petruccioli, Daniele Benedetti, coordinatore di progetto di Federsanità Anci Umbria, la dottoressa Simonetta Antinarelli, direttore Distretto di Spoleto USL 2 Umbria e la dottoressa Lucia Coco, Servizio per le dipendenze Asl 2 Umbria. Gli umbri nel 2021 hanno giocato per un valore complessivo di 629 milioni di euro.

Primissimo segnale positivo è il fatto che sono livelli più bassi rispetto al 2019, inoltre dal 2017 si registra un calo sia del numero degli esercizi per il gioco d’azzardo lecito, sia relativamente al numero degli apparecchi utilizzati. È aumentato anche il numero delle persone affette che si sono rivolte ai servizi.

Il progetto si chiama "Game Over diciamo stop al gioco" è attivato dalla cooperativa il Cerchio e prevede un contributo di circa 60mila euro. L’obiettivo è quello di ridurre la dipendenza aumentando nella popolazione la consapevolezza dei rischi promuovendo il reinserimento delle persone in difficoltà a livello sociale, relazionale e lavorativo. Sono previste quindi campagne di sensibilizzazione infopoint e convegni.