Castello di San Savino, orgoglio umbro

Rappresenterà la nostra regione nella 23esima edizione delle giornate nazionali dedicate alle rocche antiche

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Castelli "incantati" da togliere il fiato, torri, rocche antiche, bastioni e altre architetture fortificate, diventano protagonisti per le Giornate Nazionali dei Castelli. A rappresentare l’Umbria nella 23esima edizione dell’evento seguito dall’Istituto Italiano dei Castelli, sarà il castello di San Savino di Magione. La onlus a carattere scientifico fondata da Piero Gazzola nel 1964 quest’anno ha scelto di trattare il tema della sostenibilità. La sostenibilità di queste architetture e del loro paesaggio, declinata a partire dal restauro e dall’accessibilità di luoghi che rappresentano un volano culturale, storico, architettonico e turistico importanti. Così sabato studiosi, ingegneri, storici e architetti ripercorreranno le vicende dell’antico borgo di Magione, il cui mastio è stato oggetto di un importante restauro ed è al centro di nuovi progetti di fruizione. Nella sala della locale proloco con inizio alle 10.30 partirà la giornata di studio sul tema "San Savino: restauro del sito e recupero della memoria". Dopo i saluti istituzionali di Isabella Nardi, presidente sezione Umbria dell’Istituto italiano dei castelli e di Giacomo Chiodini sindaco del Comune di Magione gli interventi della mattina saranno quelli di: Valeria Menchetelli, Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di ingegneria civile e ambientale su "Castelli del Trasimeno. Rilievo architettonico delle architetture fortificate nel territorio umbro; Presentazione degli esiti dell’attività didattica di rilievo architettonico dei Castelli del Trasimeno da parte degli studenti di Rilievo dell’Architettura (anno accademico 20212022). Seguirà alle 12.30 una passeggiata fino al castello dove l’architetto Alessandro Bruni presenterà il progetto di valorizzazione e fruizione della torre di San Savino. I lavori riprendono il pomeriggio, ore 15.30, introdotti da Mario Squadroni, presidente della Deputazione di storia patria per l’Umbria con gli interventi dello storico Giovanni Riganelli su "San Savino: un esempio di continuità insediativa dall’antichità all’epoca moderna", Paola Romi, Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Umbria su "Luci e ombre: a proposito di rinvenimenti archeologici e paesaggi perilacustri del Trasimeno sud orientale", ore 17.30 Vanni Ruggeri, assessore alla cultura del Comune di Magione e storico su "Da pieve rurale a chiesa leonina. Appunti per la storia religiosa di San Savino in età moderna". Ore 18.00 dibattito conclusivo.