Cassa integrazione all’Acciaieria. Giù gli ordini, brusca fermata

Stop produttivo dal 19 dicembre al 7 gennaio. Pesano anche i costi elevati di energia e materie prime

Era anche prevista la fermata natalizia degli impianti all’Ast, ma certo tempi e numeri sono maggiori di quelli attesi. L’Acciaieria si ferma di fatto dal 19 dicembre al 7 gennaio facendo scattare la cassa integrazione potenzialmente per la totalità dei dipendenti: per un massimo di 400 lavoratori dal 19 al 24 dicembre e per sempre per un massimo di 2200 dipendenti dal 27 dicembre al 7 gennaio. "La fermata – spiegano le Rsu di viale Brin – è dovuta principalmente alla contrazione del mercato di riferimento con il conseguente calo delle commesse e aggravata da un contesto in cui risultiamo estremamente penalizzati rispetto ai competitor su tutto ciò che riguarda il costo dell’energia e delle materie prime". I sindacati di fabbrica chiedono alla direzione aziendale "la possibilità di elargire ai lavoratori un riconoscimento economico in ragione della perdita salariale". L’utilizzo dell’ammortizzatore avverrà al netto di ferie e permessi e prevede che alcuni dipendenti "per esigenze tecnico-organizzative potranno essere impiegati in diverse attività".

Si ferma quindi il polo industriale di viale Brin, travolto anch’esso dalle difficoltà dei mercati internazionali che, come riportato ieri, non risparmiano i grandi gruppi della cimica locale, dalla Sangraf di Nera Montoro (56 lavoratori in cassa integrazione per dodici settimane dallo scorso 6 novembre) alla Beaulieu, un’ottantina di dipendenti in cassa per sette settimane da lunedì scorso. Intanto il consigliere comunale Francesco Ferranti (Fi) si unisce al Pd nel richiedere un Consiglio comunale straordinario sull’Ast, che attende la definizione dell’agognato accordo di programma annunciato dal ministro Adolfo Urso entro gennaio. "Terni e in buona parte l’ intera regione Umbria sono da oltre cent’anni legate alla presenza e alla produttività dell’ industria siderurgica – afferma Ferranti – . La crescita di questa realtà porta in automatico sviluppo e occupazione. E’ un concetto che non deve sfuggire al sindaco che anziché impegnarsi a far campagna elettorale per la Regione dovrebbe essere a sostegno del Governo e di Ast nel far sì che siano ufficializzati accordo di programma e piano industriale".

Ste. Cin.