CRISTINA CRISCI
Cronaca

Casa della comunità di via Vasari Il sindaco rassicura in Consiglio

Dopo i timori di un “taglio“, Secondi sottolinea: "Lavori consegnati ad aprile, dureranno poco meno di un anno"

"I lavori alla casa di comunità (che sorgerà all’ex centro salute di via Vasari a Madonna del Latte) sono stati consegnati nel mese di aprile e avranno la durata di un anno circa, 330 giorni. Dovranno concludersi per marzo 2026 nel rispetto delle scadenze Pnrr": così il sindaco Luca Secondi ha parlato nel corso del recente Consiglio comunale rispondendo ad alcuni quesiti avanzati dalla consigliera Luciana Bassini (Misto Azione) sulla vicenda segnata già da numerose polemiche. Il caso del progetto di comunità di Città di Castello era scoppiato a febbraio quando la futura “casa tifernate“ venne inserita dalla Governatrice nella rosa dei progetti a rischio: "Delle 17 case previste dal piano, almeno cinque sono state già evidenziate come rischio medio di andare fuori target al marzo 2026…" e tra di esse c’è anche Città di Castello (oltre a Orvieto, Narni, Perugia Monteluce e Amelia)", aveva detto Stefania Proietti. Va altresì aggiunto che in quell’occasione la presidente riferì "di un monitoraggio costante sui lavori più a rischio con interventi diretti per velocizzare i processi burocratici e con il coinvolgimento attivo dei responsabili unici del procedimento che consentirà di ridurre le tempistiche".

A distanza di oltre due mesi da questa posizione regionale, la situazione è tornata al vaglio del Consiglio comunale col sindaco Luca Secondi che in aula ha letto la risposta fornita dal responsabile del procedimento ripercorrendo l’iter seguito dalla casa di comunità di via Vasari (assegnazione coordinata da Invitalia) e iniziato nel novembre del 2023. La consigliera Bassini chiedeva al sindaco "chiarimenti sulla vicenda" e le "cause dei ritardi dei lavori di ristrutturazione dello stabile situato in Via Vasari, la cui mancata realizzazione comporta serie difficoltà sia per i cittadini, che per gli operatori sanitari". Secondi ha inoltre aggiunto che "nel momento in cui fu scelto lo stabile di Madonna del Latte il comune aveva dato piena disponibilità a prendere ulteriori spazi per valutare potenziali ampliamenti in futuro, ma questa eventualità non fu considerata". La consigliera Bassini non si è detta soddisfatta della risposta e ha avanzato un dubbio su tutti: "Siamo certi che l’iter di cantiere riuscirà a rispettare la scadenza finale della primavera del 2026? Non ci resta che aspettare per vedere cosa succederà…".