MAURIZIO BAGLIONI
Cronaca

Carta d’Identità gastronomica. Ecco l’Umbria raccontata da piatti tipici e prodotti locali

Assisi, l’evento è dedicato alla valorizzazione della cultura culinaria regionale e coinvolge tutti gli istituti alberghieri. Selezionate le ricette identitarie e tradizionali del territorio .

Tavola rotonda all’Alberghiero di Assisi

Tavola rotonda all’Alberghiero di Assisi

Verso la Carta d’Identità Gastronomica dell’Umbria, nasce la “Giornata della Cucina Umbra“, evento dedicato alla valorizzazione della cultura gastronomica del territorio regionale: si svolgerà lunedì 19 su iniziativa dell’associazione culturale di promozione gastronomica e del turismo lento “Umbriamoci Aps“ con sede ad Assisi, e coinvolge tutti i principali istituti alberghieri umbri - Assisi, Spoleto, Città di Castello, Terni, Orvieto -, insieme all’Università dei Sapori e all’Unione Regionale Cuochi Umbri.

Nella sede dell’Alberghiero di Santa Maria degli Angeli, alle 10, è in programma la tavola rotonda “La cucina umbra: un solo cuore, mille sapori“, con la presentazione e promozioni dei piatti identitari dell’Umbria. Introdotta e moderata da Aldo Giuseppe Geraci, presidente di Umbriamoci, vedrà interventi istituzionali e dei soggetti interessati al progetto.

Questa giornata speciale - sottolineano i promotori - nasce da un lavoro condiviso che dura da oltre un anno, con l’obiettivo di definire la Carta d’Identità gastronomica dell’Umbria, capace di rappresentare con forza e coerenza l’identità culinaria regionale, anche oltre i confini umbri.

A rappresentare l’Umbria, sono stati selezionati piatti simbolici, scelti per il loro valore tradizionale e perché capaci di raccontare, esaltare e valorizzare i prodotti tipici del territorio umbro, veri protagonisti dell’identità gastronomica. Dai tartufi neri di Norcia e della Valnerina, alle lenticchie di Castelluccio, passando per il farro di Monteleone di Spoleto, l’olio extravergine d’oliva dei colli umbri, le carni bianche e selvatiche, i salumi artigianali, i formaggi locali e le cipolle di Cannara, ogni ingrediente presente nei piatti scelti rappresenta una tessera del mosaico agroalimentare regionale.