Morta a Mykonos, lacrime e dolore per l'ultimo saluto a Carlotta

Centinaia di persone al funerale. Palloncini e uno striscione con una frase di De André: "E come le più belle cose vivesti solo un giorno come le rose"

Il dolore per la morte di Carlotta Martellini (Foto Crocchioni)

Il dolore per la morte di Carlotta Martellini (Foto Crocchioni)

Perugia, 1 agosto 2020 - Sono iniziati nella chiesa San Bartolomeo di Solomeo i funerali di Carlotta Martellini, la 18enne di Corciano morta in un incidente stradale a Mykonos, dove era in vacanza con altre sette giovani amiche. A celebrare le esequie il parroco don Alessandro Passerini. La salma è giunta questa notte dalla Grecia insieme al padre della ragazza.

Carlotta, il ricordo degli amici: "Forte e altruista, con quella risata contagiosa" Centinaia di persone, fra cui tantissimi coetanei di Carlotta, sono assiepate nella piazzetta di fronte la chiesa, dove sventolano palloncini bianchi e uno striscione: "E come le più belle cose vivesti solo un giorno come le rose". Nessuno trattiene le lacrime per una giovane conosciuta da tutti per il suo carattere gioioso e solare. All'interno solo i parenti e gli amici più stretti. La madre è seduta vicino al feretro della figlia, piegata dal dolore. Durante il funerale è stato letto un messaggio di Andrea Bocelli alla famiglia.

"Guardate di fronte a voi l'immagine di Gesù - ha esordito il parroco iniziando la sua omelia - .La sua modestia, il suo atteggiamento di servizio verso i compagni, la scuola, sono doni umani che nascono da Dio, così come la sua partecipazione nelle attività della nostra comunità di Solomeo. Saputa la notizia, domenica dopo la messa, abbiamo cantato un canto della grotta di Lourdes: "Andrò a vederla un dì in cielo, andrò a vedere Maria". Sono vicino - ha proseguito Don Alessandro - alle compagne di viaggio di Carlotta: ho insegnato al liceo classico dove hanno studiato loro. Vi invito a riflettere su Maria, madre, fidanzata, sposa. Invocatela e darà pace al vostro cuore e alla vostra mente".