LUCA FIORUCCI
Cronaca

Carcere, emergenza senza fine. La Regione chiama il Governo

All’indomani della tragedia a Capanne, dove un detenuto di 56 anni è morto l’assessore Fabio Barcaioli tuona: "La situazione è fuori controllo".

L’assessore regionale Fabio Barcaioli. : «Sovraffollamento,. personale. insufficiente e manca una struttura adeguata alla gestione dei detenuti con problemi psichiatrici»

L’assessore regionale Fabio Barcaioli. : «Sovraffollamento,. personale. insufficiente e manca una struttura adeguata alla gestione dei detenuti con problemi psichiatrici»

PERUGIA - La Regione Umbria chiama il Governo. Lo stesso fa il Comune di Perugia. All’indomani della tragedia al carcere di Capanne, dove un detenuto di 56 anni è morto , secondo quanto appreso, dopo aver dato fuoco alla sua cella, la polemica non si placa per un problema, quello delle carceri umbre - criticità condivisa con tutta Italia - che non è di oggi e che con l’ultimo episodio ha toccato il livello più alto. "La tragedia avvenuta nel carcere di Capanne di Perugia è l’ennesima conferma di una situazione fuori controllo, che denunciamo da tempo e che il Governo continua a ignorare". Così l’assessore regionale al Welfare, Fabio Barcaioli nell’esprimere il proprio cordoglio e condividendo le parole della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti. "Il sovraffollamento ha raggiunto livelli insostenibili, il personale è insufficiente e manca qualsiasi struttura adeguata alla gestione dei detenuti con problemi psichiatrici. Questa non è più una situazione gestibile. Come spiegato anche dal Garante dei detenuti, avvocato Giuseppe Caforio, durante un incontro con la presidente Proietti, le carceri umbre versano in condizioni critiche - continua Barcaioli - Attualmente ospitano circa 1.600 detenuti, a fronte di una capienza massima di 1.200 posti. Di questi, il 70 per cento proviene da altre regioni. Un’anomalia che grava sulle strutture locali e sul sistema sanitario umbro, già sotto pressione. Inoltre In Italia ci sono circa 64.000 detenuti su 60 milioni di abitanti, ma in Umbria il tasso di detenzione è il doppio della media nazionale". Pochi giorni fa, la presidente Proietti ha inviato una lettera al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, segnalando la gravità della situazione.