È impossibile non conoscere Federico da Montefeltro, complice il ritratto di Piero Della Francesca, che ha impresso la figura del duca nell’immaginario collettivo. Ma chi era costui? Considerato uno dei principali esponenti del Rinascimento italiano, si fece notare per le sue manovre militari già dall’età di 19 anni: i suoi successi e la sua capacità diplomatica lo fecero apprezzare in tutta Italia. È arduo sintetizzare le sue molteplici imprese. Fra queste una prova della sua attenta politica fu la guerra dei 20 anni, contro il suo acerrimo rivale Sigismondo Malatesta per il controllo dell’Italia centrale. Federico umiliò quest’ultimo, ritrovandosi a capo della Romagna Meridionale e quindi in grado di controllare un punto strategico tra l’Italia Settentrionale e Centro Meridionale. Uno degli avvenimenti più cruenti che coinvolse Federico: la sua partecipazione come capitano di ventura al Sacco di Volterra, al soldo di Lorenzo dei Medici. Quella che poté sembrare una semplice contesa per l’ utilizzo delle miniere di allume, si trasformò in un vero e proprio ignobile massacro. Da questa carneficina egli ricavò un ricco bottino personale e fu accolto trionfalmente a Firenze come un eroe romano. Non senza merito fu infatti definito “la luce dell’Italia”.
Cronaca"Capitano di ventura al soldo del Magnifico Partecipò al sacco di Volterra: fu una carneficina"