
Le indagini della Polizia
La Polizia continua tutti gli accertamenti necessari, ma si va ridimensionando l’episodio di un cane ucciso a calci e pugni da una coppia lungo il Topino. Dopo la denuncia presentata dai testimoni che hanno assistito alla scena e la fiammata di polemiche social sulla questione, gli agenti hanno cercato riscontro senza trovarne alcunché tanto che ora circola l’ipotesi che quello che è stato visto essere preso a calci non sia stato un cane. Di fronte a questa eventualità, tutti tirano un sospiro di sollievo di fronte ad un episodio che, se confermato, sarebbe stato di una efferatezza e crudeltà inaudita. Resta il fatto però che emerge un nuovo fenomeno in relazione agli animali: la cessione di proprietà. "Quella delle cessioni di proprietà è diventata una vera emergenza – spiega Cristina Nannucci, del rifugio di Sterpete – sempre più spesso infatti il cane è diventato una moda, un prodotto commerciale e di fronte alla minima problematica, a cominciare dall’eventualità di un trasloco, si decide di cedere l’animale. Sul fronte degli abbandoni l’obbligo della microchippatura ha ridotto i casi".
Gli ultimi abbandoni di cui si è occupato il Rifugio di Sterpete sono stati di un paio di cucciolate di pastori maremmani. Spesso questi cani vengono usati nelle aziende agricole, senza chippatura o attenzioni particolari e gli eventuali controlli avrebbero spinto i proprietari all’abbandono. Solo un paio di cani di piccola taglia sono stati quelli abbandonati nell’ultimo periodo. Altra emergenza segnalata da Cristina Nannucci è il randagismo felino, come i furti all’interno della struttura. Qualche mese fa il Rifugio era stato preso di mira e saccheggiato di tutto il mangime disponibile. Altri episodi sarebbero poi proseguiti ma la paura è che non saranno neanche le telecamere a fermare i malviventi, essendo l’impianto in una location isolata e quindi facilmente raggiungibile.