"Buoni pasto ’illegittimi’" Gruppi consiliari nei guai

La Sezione controllo della Corte dei Conti ha chiesto la restituzione di 14mila euro "Il trattamento economico degli assistenti in Regione è omnicomprensivo".

"Buoni pasto ’illegittimi’"  Gruppi consiliari nei guai

"Buoni pasto ’illegittimi’" Gruppi consiliari nei guai

Anni fa (era il 2010) la sezione Controllo della Corti dei Conti dell’Umbria avviò alcune contestazioni ai gruppi consiliari della Regione, che poi diederò il via all’indagine sulle spese pazze che i consiglieri facavano con i coldi dei contribuenti. E da quel momento, oltre al taglio delle risorse, arrivarono anche una serie di modifiche al regolamento e un rispettoso rendiconto di quello che si può e non si può fare con quei fondi. Rendiconto che ogni anni va spedito alla Corte dei Conti che successivamente relaziona.

Stavolta però, dopo anni, ci sono alcune contestazion i che riguardano i buoni pasto spesi dai gruppi politici del Consiglio regionale: si tratta di 14mila euro su cui la Sezione controllo ha chiesto lumi a Lega, Partito democratico, FdI, Patto civico per l’Umbria e M5S, mentre nessuna contestazione è stata sollevata nei confronti di Forza Italia, Tesei presidente e Misto. "Le spese sostenute – scrive la Corte dei Conti – pur astrattamente ammissibili, non sono supportate, nel caso concreto, dal presupposto legittimante, costituito dalla specifica previsione contrattuale del beneficio del buono pasto".

Nel dettaglio alla Lega viene contestata la spesa e la contestuale restituzione di 10.809 euro per quindici persone; a Fratelli d’Italia 1.466 per quattro persone, al gruppo consiliare Patto civico per l’Umbria (il gruppo di cui fa parte Andrea Fora) 1.473 euro, al Pd 169 euro mentre per il M5S la cifra dovrebbe ammontare a poco più di 1.300 euro. Si tratta di buoni pasto che i gruppi hanno elargito a favore degli assistenti dei consiglieri, ma secondo la Sezione-controllo in quello che regola i rapporti fra i partiti e i "portaborse" dei gruppi "il trattamento economico è omnicomprensivo", ed è quindi "escluso ogni trattamento economico accessorio". Adesso saranno i gruppi consiliari a decidere la strada da percoorere: contestare quanto riportato, oppure restituire quel denaro.