Bufera-Variante Sud Comitato sul piede di guerra "Negato l’accesso agli atti"

Luigi Casini: ’Ci è stato risposto che la Quadrilatero non concede la visione perché ci sono documenti che non possono essere divulgati’ .

Bufera-Variante Sud  Comitato sul piede di guerra  "Negato l’accesso agli atti"

Bufera-Variante Sud Comitato sul piede di guerra "Negato l’accesso agli atti"

Cittadini esclusi dalle scelte che riguardano il loro territorio. Il Comitato Variante Sud è di nuovo sul piede di guerra per contrastare la realizzazione di un’opera della quale viene contestato non tanto la necessità quanto il progetto specifico. Ieri nuova denuncia da parte del portavoce dell’associazione Luigi Casini. A farlo andare su tutte le furie il fatto che, alla richiesta di accesso agli atti del Comitato per poter ricevere la copia del progetto preliminare dell’opera, arrivato in Comune e presentato dal dirigente Francesco Maria Castellani alla Consulta per la mobilità sostenibile, la risposta sia stata negativa in quanto "la Quadrilatero non concede l’accesso perché ci sono documenti segretati e che non possono essere divulgati. Se a noi è arrivata una mail di diniego, alla consigliera comunale Rita Barbetti non è arrivata neanche una risposta".

Un fatto che il Comitato ritiene di estrema gravità e per il quale ha deciso di rivolgersi al difensore civico regionale. Proprio in questo quadro, c’è attesa per la prossima riunione della Consulta per la mobilità sostenibile, che si riunirà martedì prossimo alle 17. All’ordine del giorno "documentazione approfondimento Progetto di fattibilità da parte Ing. Castellani, con la possibilità di istituzione di un gruppo di lavoro di professionisti ed Associazioni per approfondire il progetto" oltre ad altri punti che riguarderanno la ciclovia Flaminia e il progetto della nuova scuola Santa Caterina al Foro Boario. Il Comitato Variante sud va all’attacco anche dell’assessore regionale Enrico Melasecche e di chi, in questi ultimi giorni, è intervenuto sul tema per perorare la causa della realizzazione dell’opera attraverso il progetto presentato.

"Ci si accusa di ritardi e di far lievitare i costi, quando non siamo certo noi i responsabili di questo. L’assessore, con le sue parole, ha anche provato a contrapporre il nostro Comitato con quello per lo Svincolo di Scopoli, quando non c’è contrapposizione alcuna. Sono entrambe mobilitazioni di popolo: noi siamo nati per batterci affinché l’opera sia fatta bene. Non siamo una minoranza come ci additano: a fianco a noi ci sono le associazioni di categoria. Se qualcuno vuole dirci qualcosa, noi lo invitiamo a confrontarci". Dal Comitato anche la replica agli imprenditori che, negli ultimi giorni, hanno perorato la causa: "Non è vero che un’opera così fatta alleggerirebbe il traffico e l’inquinamento, al contrario lo porterebbe di fronte all’ospedale".

Alessandro Orfei