LUCA FIORUCCI
Cronaca

Bocciato alla Maturità, rifarà l’esame. Il Tar: "La prova venga ripetuta"

I genitori del ragazzo avevano presentato ricorso rappresentando errori da parte della commissione

L’esame si deve rifare. Bocciato alla maturità, ma forse no. Perché il Tar dell’Umbria ha deciso, accogliendo la richiesta dello studente, tramite i suoi genitori, di annullare l’esame di maturità sostenuto dal ragazzo e di farglielo ripetere, a fronte dei rilevati errori da parte della commissione. Errori che vengono evidenziati nel ricorso. Come quelli commessi nella correzione della prova scritta, ritenuta illegittima perché "viziato da errori procedurali attinenti all’individuazione dei componenti della commissione incaricati della correzione delle prove". Inoltre, mancherebbe agli atti il verbale dell’assegnazione al candidato dello "spunto di partenza" per la prova e "la scheda sottoposta al candidato non sarebbe stata firmata dalla presidente della commissione, né dalla segretaria", il materiale prescelto, inoltre, "non avrebbe tenuto conto del percorso didattico del candidato". Presunte irregolarità anche in relazione alla durata della prova, conclusasi dopo 23 minuti a fronte di un tempo minimo stabilito di 30 minuti. Per i ricorrenti inoltre, pur essendo a conoscenza del lieve disturbo nervoso di cui soffre lo studente, disturbo che si manifesta in particolare in situazioni di forte emozione, i componenti della commissione esaminatrice non avrebbero chiesto chiarimenti o fatto domande utili a far percepire al ragazzo le carenze espositive né, non interloquendo con lui, lo avrebbero aiutato a gestire il momento di criticità acuita proprio dal lieve disturbo noto. Il Tribunale amministrativo regionale, ripercorso circostanze e normative relative all’esame di Stato e alla composizione delle commissioni, hanno rilevato irregolarità irregolarità formali nell’esame tanto da decidere per "l’annullamento della valutazione delle prove scritte del candidato, dell’intera prova orale sostenuta dal medesimo, nonché del conseguente esito dell’esame di maturità del candidato". Di conseguenza, per quanto disposto dai giudizi aministrativi, entro 30 giorni la commissione "in composizione emendata" dovrà "procedere nuovamente alla valutazione delle prove scritte del candidato, alla ripetizione della prova orale nei confronti del medesimo e all’attribuzione del giudizio finale".