Bloccata nel traffico sul Raccordo, rischia di partorire in macchina

Una donna è stata scortata dalla polizia fino all'ospedale per partorire in macchina a causa di un incidente stradale. Un'altra donna è stata portata in ambulanza al Santa Maria della Misericordia, dove ha partorito con l'aiuto del 118. La polizia ha dimostrato di essere un servizio di soccorso pubblico e di prossimità.

Bloccata nel traffico sul Raccordo, rischia di partorire in macchina

Bloccata nel traffico sul Raccordo, rischia di partorire in macchina

Il traffico era bloccato per un incidente stradale (quello che mercoledì ha paralizzato per ore gli ingressi in città) e lei ha rischiato di partorire in macchina. Sì, perché quando è stata costretta a fermarsi in coda stava andando al Santa Maria della Misericordia. Il numero unico di emergenza ha quindi ricevuto la telefonata del marito della donna che chiedeva aiuto perché sua moglie era in procinto di partorire e loro erano bloccati nel traffico del raccordo autostradale Perugia-Bettolle, all’altezza della galleria di Prepo.

Sono arrivati gli agenti della volante e hanno preso contatti con l’uomo che ha spiegato la situazione: sua moglie era seduta in macchina, pronta a dare la luce il loro figlioletto. Sì, quel bimbo aveva fretta di nascere. I poliziotti, dopo aver tranquillizzato i due, facendosi largo nel traffico congestionato a causa dell’incidente, hanno scortato papà, mamma e nascituro fino all’ospedale Santa Maria della Miserocordia, dove la donna è stata immediatamente presa in carico dai medici.

"Le volanti impiegate nelle attività di controllo del territorio – sottolineano dalla Questura – non effettuano esclusivamente servizi per la prevenzione dei reati, ma anche importanti interventi d’iniziativa e su richiesta dei cittadini di soccorso pubblico e di prossimità".

Ma ieri, in quanto a nascite, è stata una giornata molto particolare. Un’altra donna ha partito “in corsa“, in un’ambulanza del 118. La nascita sembrava meno “imminente“, ma anche in questo caso il bimbo non ha voluto sentire ragioni ed è nato con l’aiuto dell’equipe del servizio di soccorso.