SILVIA ANGELICI
Cronaca

Bentornati al Pavone. Riapre lo storico teatro . Eventi e spettacoli poi di nuovo lo stop

L’annuncio è stato dato dalla sindaca e dalla proprietà "Terminata la prima fase del quarto stralcio, l’immobile ha quasi recuperato del tutto la sua bellezza. A gennaio l’ultimo step".

Bentornati al Pavone. Riapre lo storico teatro . Eventi e spettacoli poi di nuovo lo stop

La presentazione: il 18 ottobre riapre il sipario del Pavone (. Foto Crocchioni

Signori e signore bentornati al Pavone. Dopo il black-out per il complesso cantiere iniziato nel 2016 (costato quasi due milioni di euro, usciti dalla casse di Fondazione, Comune e Regione) il 18 ottobre riapre il sipario di velluto blu dello storico teatro. Poi però seguirà un nuovo stop per ultimare il restyling. L’annuncio è stato dato ieri dalla sindaca Vittoria Ferdinandi, presenti l’assessore ai lavori pubblici Francesco Zuccherini, il dirigente Fabio Zepparelli, il presidente del cda della Pavone Srl Giambattista Manzoni, il vice presidente della Fondazione Perugia Franco Moriconi e l’ex assessore Otello Numerini. "Si tratta di una pre-apertura, decisa dall’amministrazione insieme alla proprietà, per far rivivere il teatro grazie ad una programmazione di eventi in calendario fino al 31 dicembre. Da gennaio - avverte Zuccherini – porte di nuovo sbarrate per completare gli interventi del quarto stralcio fino al taglio del nastro ufficiale, forse a primavera. Un progetto complesso partito con la Giunta Boccali e tale da richiedere numerosi anni di sforzi, anche economici. L’interessamento da parte di ben 4 Giunte è la conferma del fatto che si tratta di un immobile che trascende i colori politici essendo patrimonio della città, dunque di tutti".

A chiarire come funziona la gestione del Pavone e chi c’è dietro le quinte del contenitore, il presidente del cda Manzoni. "La società è nata nel 1980 con l’obiettivo di portare avanti la storia e l’impegno della compagine sorta nel 1717. Attualmente tra i proprietari non è prevista alcuna ripartizione di utili, in quanto tutti gli introiti vengono investiti nella cura e tutela dell’immobile. Dal 2016 – spiega – è intervenuto un accordo col comune di Perugia cui è stato riconosciuto l’usufrutto fino al 2034 con l’impegno da parte dello stesso di procedere al restauro. Grazie a questo accordo è stato possibile lavorare per restituire il Pavone ai cittadini, ridando loro uno dei monumenti più amati". Manzoni ha riferito che obiettivo della società non è soltanto quello di svolgere il compito del proprietario, ma anche di vivere il teatro; ecco perché la Pavone Srl si è riservata 32 serate l’anno. Ma senza l’aiuto degli “sponsor“ il Pavone non sarebbe rinato. La Fondazione Perugia, mettendo sul piatto 1.134.078 euro, ha dato una grossa mano. "Il teatro Pavone rappresenta un’istituzione fondamentale per Perugia, perché è luogo di aggregazione, di socialità, d’arte, di cultura e un volano dal punto di vista economico. La Fondazione ha sposato da subito il progetto di restauro perché strategico per l’acropoli e per la città tutta", ammette Moriconi.

Intanto l’ingegner Zepparelli riassume le tappe che hanno portato alla parziale riapertura della struttura. Consolidato il tetto usurato dalle infiltrazioni d’acqua, restaurati i palchi, rinnovate le tappezzerie, i bagni e i camerini, rifatti gli intonaci, ad anno nuovo prende il via la seconda fase del quarto stralcio con la bonifica dell’arsenale, il restauro della facciate e dello scalone, la levigatura dei pavimenti. E poi finalmente l’inaugurazione definitiva. A questo punto non resta che concordare con la sindaca: "Quando riapre un teatro, un luogo torna a sognare. E allora - osserva Ferdinandi - facciamo tutti dei bei sogni".