GUALDO TADINO – Il biancospino del Beato Angelo ha anticipato la fioritura di metà gennaio. Diversi arbusti che fiancheggiano le strade del percorso storico si sono ingentiliti con piccoli petali bianchi spuntati sui rami rinsecchiti. Complice probabilmente la mitezza del clima: il freddo stagionale sinora ha dato pochi segni della sua presenza. La fioritura in pieno inverno è legata per tradizione al santo protettore gualdese, il Beato Angelo. Avvenne per la prima volta il 15 gennaio 1324, data della morte dell’Eremita, che godeva fama di santità per il tenore di vita e per i miracoli; il corteo funebre col suo corpo raggiunse tutte le chiese del territorio e – stando agli scritti ed alla tradizione orale- avvenne per la prima volta il miracolo della fioritura delle spine sulle siepi e degli steli di lino nei campi, nonostante il gelo e la neve. Da allora la fioritura delle spine si è ripetuta ogni anno a metà gennaio, anche quando i rigori del freddo sono decisamente severi. Il fenomeno è stato da sempre ritenuto miracoloso, sia perché avviene esclusivamente lungo le antiche vie ed in pieno inverno, sia perché in primavera le piante di spina fioriscono ancora, e stavolta normalmente, come tutte le altre. Nel 1985 alcuni ramoscelli fioriti vennero portati in omaggio al Presidente Sandro Pertini ed al Papa Giovanni Paolo II°. Anche quest’anno, in cui si celebra il Settecentenario della morte del Beato Angelo, il miracolo è avvenuto: la fioritura invernale raggiungerà il culmine a metà gennaio.
Alberto Cecconi