
I violenti scontri di ieri pomeriggio che hanno seminato il panico sull’autostrada A12 fra i tifosi del Perugia e della Lucchese entrambi diretti in Liguria
VERSILIA - L’incontro è stato quasi sicuramente casuale, ma l’effetto è stato quello della tipica battaglia urbana fra opposte tifoserie del calcio. Solo che gli incidenti non si sono consumati prima o dopo una partita di calcio in prossimità dello stadio. Si sono svolti ben prima del calcio d’inizio, in autostrada, scatenando il caos e la paura fra gli automobilisti di passaggio. Gli scontri, violentissimi, hanno interessato oltre 300 persone di due opposte tifoserie, quelle del Perugia e della Lucchese, le cui squadre, pur impegnate nello stesso campionato, quello di serie C, giocavano ieri in due città diverse: il Perugia a Chiavari contro l’Entella Ligure, la Lucchese a Sestri Levante. Le due tifoserie stavano semplicemente facendo la stessa strada a bordo di van appositamente noleggiati. Gli scontri sono avvenuti poco prima delle 16 in autostrada (con entrambe le partite che erano programmate alle 17 e alle 17,30), sulla Sestri Levante Livorno in direzione nord. Più o meno all’altezza dell’area di servizio Versilia. Ma non dentro l’area di servizio, bensì sulla corsia di marcia e quella di emergenza. Le due tifoserie (entrambe le squadre militano nel girone B di serie C e lottano entrambe per non retrocedere) si sono affrontati con caschi, manganelli e a mani nude. Con colpi, assicurano alcuni presenti, anche molti violenti. Sono stati gettati anche dei fumogeni sulla corsia di marcia dell’autostrada. Gli scontri sono durati una decina di minuti, fino a che le auto della polizia stradale non sono arrivate sul posto. Da capire se gli scontri siano avvenuti casualmente o se in qualche modo i tifosi si erano dati appuntamento lì per saldare conti rimasti in sospeso.
Paolo Di Grazia