Elezioni europee, Bandecchi fa ricorso per l’esclusione di Alternativa popolare

“Eravamo già pronti perché immaginavamo che qualcuno non avrebbe letto la nota del Viminale, che è chiarissima” ha spiegato il leader di Ap e sindaco di Terni

Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi

Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi

Terni, 2 maggio 2024 – Alternativa popolare di Stefano Bandecchi ricorre in Cassazione contro la ricusazione da parte della Corte d'appello di Roma della lista per le europee aperta dall'ex magistrato Luca Palamara, quella per il collegio del centro Italia. Lo ha detto lo stesso Bandecchi. “Il ricorso lo abbiamo presentato mezz'ora dopo, eravamo già pronti perché immaginavamo che qualcuno non avrebbe letto la nota del Viminale, che è chiarissima” ha spiegato il leader di Ap e sindaco di Terni. 

“La sera del 29 aprile - dice ancora Bandecchi - il ministero dell'Interno ha mandato una comunicazione, affermando senza alcun dubbio che la lista del Partito popolare europeo con il simbolo di Ap va accettata perché conforme alla legge. La Corte d'appello di Napoli l'ha letta e citata nella decisione con cui ha accettato le nostre liste, Roma no e sembra che anche la Corte di Venezia, competente per il nord-est sia orientata sul 'nò alla lista di Ap. In ciascun caso ricorreremo in Cassazione”. Secondo Bandecchi “l'Italia si conferma il 'paese delle banane’ dove regna la confusione”. “Esistono 'cinque Italie in una’ - sottolinea - in cui ciascun giudice decide per conto proprio”. Per il leader di Ap “la nota del Viminale è chiarissima perché afferma che il Ppe è un gruppo europeo che presenta la sua lista in Italia, dove ci sono già persone elette nel Ppe ed il voto è relativo alle elezioni europee. In ogni caso - aggiunge - attendiamo l'esito dei ricorsi e saremo certamente presenti in Calabria, Puglia, Campania, Basilicata, Abruzzo e Molise. Comunque vada, ci stanno facendo un favore”.