Auto si schianta sui paletti del marciapiede

I residenti di Perugia sono esasperati per la sicurezza stradale nell'area: due incidenti dopo l'asfaltatura, la paura di una tragedia e la richiesta di segnalazioni e dispositivi per limitare la velocità. Un problema ricorrente che necessita di prudenza.

Auto si schianta sui paletti del marciapiede

Auto si schianta sui paletti del marciapiede

PERUGIA – L’auto è arrivata, nel buio, come se fosse stata sparata da un cannone: se ci fosse stato qualcuno Lungo la strada (o se il guidatore si fosse trovato davanti un qualche veicolo fermo) sarebbe stata una tragedia. Per fortuna l’orario e il fatto che la via, teatro dell’incidente, fosse molto defilata ha evitato guai ben peggiori. Ma resta il fatto che la paura continua a serpeggiare, in quel tratto di asfalto. E resta soprattutto il fatto che i residenti sono esasperati.

L’automobile, poco dopo le 2 e un quarto della notte, ad alta velocità ha divelto tutti i paletti di protezione del marciapiede di via Enrico dal Pozzo, all’altezza della chiesa di San Bevignate.

Il mezzo ha poi concluso la carambola all’altezza del cimitero civico.

Un problema ricorrente, quello della sicurezza stradale nell’area. Da quando sono stati conclusi i lavori di bitumazione del tratto viario già si sono verificati due incidenti. I residenti hanno paura e lamentano il fatto che è stato soppresso il divisorio della carreggiata a ridosso della chiesa, il che a loro giudizio ha accesciuto i rischi. Inoltre chiedono ulteriori segnalazioni e anche dispositivi che possano limitare la velocità.

E si aspettano di essere ascoltati. Dopo l’asfaltatura, in realtà, è stato risistemato il dissuasore poco prima del bar scendendo da via del Giochetto, ma a poco serve perché poi il rettilineo diventa libero sino al Cimitero monumentale e invita a correre. E non è tutto: perché nella successiva strada di Montevile, scendendo verso Ponte San Giovanni, la carreggiata si stringe con pericolose curve nelle quali non è raro incontrare autobus di linea in transito. Serve prudenza, insomma. Ma non tutti ce l’hanno.