Associazione lancia petizione on line a difesa della sanità territoriale "A Orvieto il rischio di morire d’infarto è più alto di altre aree umbre"

Petizione on line per difendere la sanità orvietana. E’quella lanciata dall’associazione Prometeo sulla piattaforma telematica change.org per dare continuità e forza alla battaglia intrapresa da molti mesi a sostegno dell’ospedale, così come per opporsi al ridimensionamento di alcuni servizi a partire dal distretto sanitario, per il quale si prevede un imminente accorpamento con quello di Terni in vista della realizzazione della futura casa di comunità. L’associazione sollecita il sostegno dei cittadini ad un documento con il quale si chiede alle istituzioni di porre rimedio ai disservizi e alle carenze sanitarie. "Ad Orvieto il rischio di morte da infarto è più alto rispetto alle altre zone dell’Umbria – si legge -. La causa va ricercata nella mancanza di un’unità di terapia intensiva cardiologica e di un servizio di emodinamica nell’ospedale Santa Maria della Stella (nella foto), anche se sarebbe previsto dalla normativa dei nosocomi Dea di primo livello". Nella petizione si indicano anche delle strade da intraprendere. Si propone un’organizzazione centrale di servizi medici altamente qualificati negli Hub come Terni che garantisca strutture sanitarie di media o piccola dimensione, chiamati Spoke, da individuare ad Orvieto, l’accesso a metodiche che non sarebbero sostenibili dal singolo centro. Il centro Spoke dovrebbe comunque garantire il trattamento immediato del paziente infartuato e la presenza del servizio di emodinamica, ricorrere quindi agli Hub in caso di procedure altamente specialistiche. C’è poi la questione relativa alla cancellazione delle prenotazioni senza avvertenze per i pazienti e la riduzione oraria delle prime visite specialistiche. La richiesta della Asl di presentare obbligatoriamente il quesito diagnostico, unito alle prescrizioni, ha fatto cancellare numerose prenotazioni già fissate. I Cup hanno proceduto alla cancellazione, creando evidenti disagi.

Cla.Lat.