REDAZIONE UMBRIA

Armi sequestrate dopo la lite Ostacola il traffico e minaccia automobilista

Ennesimo episodio violento per banali questioni di viabilità e parcheggio. Interviene la Polizia e trova pistole e munizioni in casa di uno dei due ’rivali’. .

Armi sequestrate dopo la lite Ostacola il traffico e minaccia automobilista

Prima litigano in strada per un banale screzio di traffico, poi però si scopre che in casa hanno armi e allora la situazione rischia di diventare più pericolosa, tanto da portare la Polizia al sequestro preventivo delle armi stesse per evitare guai peggiori. E’ successo tre giorni fa dopo una lite alla rotatoria Luisa Spagnoli (denunciato un uomo di 62 anni che aveva pugnali, machete e balestre nella propria abitazione) ed è accaduto di nuovo, stavolta a Corciano.

Tutto è cominciato quando una pattuglia della Polizia ha risposto a una chiamata al numero di emergenza che segnalava un’animata lite per motivi di traffico tra un automobilista e un operaio. Arrivati sul posto, gli agenti hanno preso contatto con l’uomo che aveva richiesto il loro intervento. Sentito in merito, ha raccontato che, mentre transitava con la propria auto a Corciano, si era imbattuto in un furgone che ostacolava il passaggio. Essendo un episodio accaduto già più volte, con toni accesi l’uomo aveva chiesto al titolare della ditta di spostare il veicolo; ne era scaturita una furiosa lite con insulti e minacce che lo avevano indotto a chiedere aiuto alla Polizia di Stato.

Gli agenti hanno quindi sentito anche la controparte che ha confermato l’accaduto. Una volta riportata alla calma la situazione, gli agenti hanno identificato i due uomini. E hanno scoperto che il titolare dell’impresa edile proprietario del furgone – un cittadino italiano, classe 1965 – era in possesso di armi.

Per questo motivo, constatato per nessuno dei due era stato necessario l’intervento dei sanitari, gli agenti hanno raggiunto l’abitazione del 58enne dove hanno subito provveduto al ritiro cautelare delle armi, delle munizioni e della licenza, in attesa delle determinazioni della Prefettura di Perugia. Al termine delle attività, gli agenti hanno inserito l’evento nell’applicativo ’Scudo’, lo strumento che permette alle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza) di trascrivere e registrare dati rilevanti riguardanti i casi di violenza di genere.