
Esposizione nella cripta della basilica di Città di Castello con 180 opere. Tra i temi pace, difesa dell’ambiente e lotta ai cambiamenti climatici.
Una mostra sui presepi di respiro mondiale che vede 180 opere, in rappresentanza di 70 maestri artigiani presepisti e associazioni provenienti da tutta Italia e dall’estero con le migliori scuole del settore. Si tratta della XXIII° edizione della Mostra Internazionale di Arte Presepiale", inaugurata ieri ed aperta fino al 6 gennaio a Città di Castello nella cripta della basilica cattedrale.
Dal Veneto alla Sicilia passando per il centro Italia mettono in mostra le loro natività secondo una tradizione plurisecolare unita a messaggi originali ed attuali. C’è il presepe dedicato ai "Muri nel mondo", di Paolo Durante, e che rappresenta alcuni dei 77 muri eretti sui confini; quello dedicato all’ indifferenza, di Elio Oddi, dal titolo "Segui la Cometa" e quello intitolato, "Sarà l’ultimo Natale", di Giovanni Rosati, ispirato al tema dell’inquinamento ambientale. Quella tifernate è una delle prime rassegne in Italia per numero di espositori, presepi e scuole artistiche - artigianali rappresentate.
In teche in legno illuminate autentici capolavori di artisti provenienti dalle scuole di Napoli, Catania, Avellino oltre che toscane, laziali ed umbre: presenti inoltre varie associazioni: l’Associazione Italiana Amici del Presepe sezione di Napoli, quella di Avellino, di Monte Porzio Catone, di Aprilia e di San Giovanni Valdarno. Sono esposti inoltre 40 diorami, raccolte private ed artisti provenienti dalla Toscana e dalla Campania, la collezione Bonechi: una sezione sarà dedicata a pittori tifernati.
Pa.Ip.