Annamaria Pennazzi, al cinema con Clooney

La giovane assisana si sta facendo strada nel mondo della settima arte. Ora è assistente al montaggio per il divo di Hollywood

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di Maurizio Baglioni

"In questo periodo sto lavorando, come assistente al montaggio, a ‘The Boys in the Boat’, il nuovo film diretto da George Clooney, tratto da un romanzo di Daniel James Brown. In Italia, ad Assisi, mi piacerebbe molto girare un mio progetto: sto lavorando al soggetto”. Idee chiare e talento guidano Annamaria Pennazzi, assisana di Santa Maria degli Angeli, nel mondo del cinema, dal 2012 a Londra.

"Io sempre sognato l’America, ma sarebbe stato difficile per vari motivi – spiega -. Londra era una meta più vicina con un’industria cinematografica altrettanto viva. Oggi lavoro con grandi produzioni americane e inglesi come assistente al montaggio e nel tempo libero scrivo, dirigo e monto i miei progetti".

Una passione, quella del cinema, che è nel suo dna.

"Nonno Anacleto è stato presidente dell’ Associazione Nazionale Esercenti Cinema - ANEC e ha saputo trasmettere ai suoi figli, a cominciare da mio padre Giovanni, l’amore per il cinema, che è stato trasmesso a me sin da bambina: è diventato il mio modo di esprimere il mondo dentro di me".

Per Annamaria Pennazzi, cresciuta a pane e neo-realismo, il cinema degli anni 60 è stato un grande riferimento: il suo primo cortometraggio “A Pig in a Cage on Antibiotics” è inspirato ai film Michelangelo Antonioni, in particolare la trilogia dell’incomunicabilita’. Ama la dark comedy, fra i suoi miti c’è Hal Ashby e, fra le donne che l’ hanno ispirata ci sono Lina Wertmuller e Agnes Varda per la regia, Thelma Schoonmaker e Sally Menke per il montaggio.

Nel 2012 la decisione di partire per Londra, perché?

"Finito il liceo scientifico ‘Principe di Napoli’ ad Assisi, ho deciso che sarei dovuta partire subito. Mia mamma da donna che ha viaggiato e vissuto in diversi paesi mi ha spinto a partire. Volevo fare la sceneggiatrice e, qui a Londra, nei primi anni ho partecipato a molti seminari di scrittura. Successivamente sono passata alla regia e al montaggio, con l’intenzione di riuscire a diventare una regista e montatrice a tempo pieno".

I suoi lavori più importanti?

"Ciascuno è stato un gradino che mi ha portato dove sono adesso. Lavorare con Tim Burton e il suo montatore storico Chris Lebenzon è stato unico. Ho lavorato poi nella produzione Netflix ‘The Old Guard’ con un team tutto al femminile. C’è stata poi ‘Crudelia’, la serie su San Patrignano, che mi ha aiutato ancora di più a capire come scrivere una storia tramite il montaggio. Uno dei montatori, Valerio Bonelli, mi ha portato con lui anche nel suo progetto successivo, ‘Cyrano’ diretto da Joe Wright, uscito di recente. Successivamente c’è stato ‘The Northman’, di Robert Eggers: un’esperienza unica, con un filmmaker giovane, appassionato con un’estrema ricerca al dettaglio”"

Ma Annamaria Pennazzi ha anche progetti personali ben chiari e sta cercando finanziamenti per i suoi progetti. "Sto facendo ricerche per un documentario che girerò in Colombia con la mia collaboratrice Elena Santamaria su donne leader sociali che combattono l’oppressione e per la libertà del Paese tramite l’arte della tessitura. Sto scrivendo una commedia: i personaggi sono gli organi del corpo umano e la storia parla di come ogni organo reagisce ad un attacco di ansia. Lavoro, infine, a un lungometraggio ispirato alle avventure di una giovane ragazza nella capitale inglese: un po’ autobiografico, un po’ surreale".