Andrea Bentivoglio, l'ultimo straziante saluto tra le urla della mamma

Colma la chiesa di Santa Maria Assunta. La comunità si è stretta alla famiglia del 18enne morto in un incidente all’alba di domenica

Dolore e commozione al funerale di Andrea Bentivoglio, morto a 18 anni in un incidente

Dolore e commozione al funerale di Andrea Bentivoglio, morto a 18 anni in un incidente

Vallo di Nera (Perugia), 6 agosto 2022 - La chiesa di Santa Maria Assunta è troppo piccola per contenere l’affetto della comunità per Andrea Bentivoglio, il 18enne morto domenica scorsa in un incidente a Trevi. Troppo piccola anche per contenere il dolore della famiglia di Andrea. Mamma Neila e papà Massimiliano entrano dietro alla bara di legno chiaro del figlio, coperta da fiori bianchi. Vicino a loro ci sono i genitori del giovane che era alla guida di quella maledetta auto, insieme a quelli del 15enne che era seduto sui sedili posteriori. C’è anche il ragazzo che quella notte è rimasto miracolosamente illeso e che, di certo, ha ancora vivi negli occhi quegli attimi terribili. Vallo di Nera è un comune di poco più di 300 abitanti, una piccola comunità che, come una famiglia, si stringe di fronte al dolore e alle difficoltà. Non esistono differenze e colpe, per alleviare lo strazio di un lutto che, durante la sobria celebrazione viene fuori a più riprese dalle urla della mamma. O dal volto tirato di una delle sorelle di Andrea, Azzurra, che non riesce a rimanere troppo a lungo in chiesa, ma non riesce neanche ad allontanarsi dal feretro del fratello, e dai genitori, tutti piegati dalla terribile tragedia.

Davvero tanti i giovanissimi, compagni di classe o di giochi di Andrea e delle sorelle. C’è anche una delegazione di atleti del Team Fortebraccio, la squadra di ciclismo con cui Andrea aveva militato fino allo scorso anno. Letture affidate al sindaco Agnese Benedetti che, in questi giorni, ha vegliato sulle famiglie coinvolte dalla tragedia con discrezione, non facendo mancare il proprio apporto. A celebrare don Francesco Medori, parroco di Ferro di Cavallo ma originario di Piedipaterno, e il parroco di Vallo, don Sebastian Urumbil.

"Lo ricordiamo per il grande rispetto che aveva, la sua voglia di fare e di imparare – ha detto un professore dell’Alberghiero, la scuola che Andrea frequentava – non ha mai rifiutato i servizi e i ruoli che gli si affidavano durante le esercitazioni. Era un ragazzo rispettoso verso i compagni e verso i docenti. Un ragazzo tranquillo e con voglia di fare. La sua disponibilità e la sua educazione ci mancheranno". E sul feretro di Andrea, all’uscita, è stata posizionata una divisa dell’Istituto alberghiero con le firme di tutti i ragazzi.

"Siamo qui con una morsa al cuore – ha detto don Francesco nell’omelia – e in questo momento dobbiamo alzare gli occhi al cielo per celebrare la speranza di fronte alla morte. Facciamo di tutto per farci un posto qui, ma si tratta di un posto che lasceremo vuoto. Combattiamo per le soddisfazioni che non durano. Usiamo questi giorni come un dono per servire gli altri. Accompagniamo Andrea verso il Signore e Andrea veglierà su di noi e chiederà al Signore di aiutarci".