Al voto 29.678 tifernati in 57 seggi Sarà il ’debutto’ per 87 giovani

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Saranno 29 mila 678 i tifernati chiamati alle urne domenica, di cui 15 mila 394 femmine e 14 mila 284 maschi. Nel conteggio non rientrano coloro che risiedono all’estero, che potranno votare per corrispondenza senza rientrare a Città di Castello. A votare per la prima volta saranno 87 giovani che hanno compiuto 18 anni a partire dal 13 giugno scorso, giorno successivo alla precedente consultazione che si è svolta nel 2022 per i referendum abrogativi. Per la prima volta i maggiorenni che debutteranno alle urne potranno votare anche per il Senato: a differenza di quattro anni fa, dalle consultazioni politiche di quest’anno cade infatti la storica soglia dei 25 anni di età per partecipare all’elezione dei 200 componenti del ramo del Parlamento italiano. Il tifernate più anziano chiamato alle urne è una donna di 104 anni, che ha festeggiato il compleanno nel luglio scorso e guiderà idealmente il gruppo dei 16 ultracentenari al voto, di cui 5 maschi e 11 femmine. L’elettore più giovane è, invece, un maschio, che compirà 18 anni proprio il 25 settembre.

A proposito di seggi: sono 57 quelli allestiti nel territorio di Città di Castello dal Servizio Elettorale del Comune coordinato dalla responsabile Daniela Salacchi, di cui 54 ordinari e 3 speciali (il 47 bis all’ospedale; il 47 ter con personale medico nominato scrutatore per raccogliere a domicilio le schede degli elettori contagiati dal Covid che si trovano in isolamento; il 41 bis all’Asp Muzi Betti). Il seggio più piccolo sarà ancora una volta il numero 43 a Petrelle, con 206 elettori, mentre il più grande sarà il numero 5 alla scuola elementare nord di via Cadibona, nel quartiere La Tina, con 822 aventi diritto al voto.