Lui, il bel giovane ricco di dinamismo e di fascino, pronto a cogliere le simpatie che le ragazze con entusiasmo gli garantivano, il raffinato studioso e il docente di cultura classica e di Pedagogia, il cattedratico universitario che socraticamente sapeva circondarsi di allievi.
Lui, l’amante dello sport, profondo conoscitore del calcio, il figlio dello storico allenatore Guido e della bellissima Marcella, il fratello del popolare Mimmi, intramontabile commentatore televisivo, il marito di Orietta che se ne andò troppo presto, il babbo di Valeria che ha adorato.
Se n’è andato l’ultimo giorno del 2023, Luciano, l’ amico antico di noi cresciuti dagli ‘’anta’’ in poi. Cogliendoci di sorpresa perché ci s’era visti e abbracciati di recente (al funerale di Carlo Antonio Ponti), ma purtroppo non stupendoci tanto perché negli ultimi anni la vacillante salute l’aveva tenuto in costante contatto con la Medicina.
Ora restano il diffuso rimpianto tra chi gli ha voluto bene e i cardini del suo essere lo scrupoloso pedagogista fondatore a Perugia del Centro Internazionale Maria Montessori, che gli ha consentito – come scrisse – di "vagabondare sulle tracce dell’educazione". "Vagabondare" con successo, perché molte famiglie hanno affidato a lui e al suo staff la crescita dei loro figlioli. Il Comune, in segno di riconoscimento per l’impegno professionale, nel 2021 gli aveva consegnato il Baiocco d’oro. In quella occasione il sindaco Romizi aveva detto: "Luciano Mazzetti è stato protagonista di una storia incredibile di quelle che leggevamo da ragazzi. Credo si possa dire che il professore è come se avesse vissuto molte vite insieme tanta è la mole di attività che ha svolto. Ciò che colpisce di Mazzetti – continuava il sindaco – è l’essere arrivato ad 80 anni con un fuoco dentro ed un’energia straordinari ed inusuali. Questo è l’insegnamento che ci ha dato, ossia vivere la vita fino in fondo con la capacità, unica, di contaminare gli altri. Il tutto sempre con gentilezza, perché Mazzetti c’ha insegnato che i veri rivoluzionari non sono quelli che urlano, bensì chi sa seminare e lasciarsi dietro un mondo più ricco e pieno di sentimenti di umanità".
Il funerale domattina alle 10 in Cattedrale.
gianfranco ricci