
Perugia: nessun “autoaddestramento“, solo studio
PERUGIA - Ha risposto alle domande del giudice e, secondo il suo difensore, l’avvocato Franco Libori, chiarito la sua posizione. Un lungo interrogatorio di garanzia, quello del ventiquattrenne di Castiglione del Lago, accusato di autoaddestramento al terrorismo, arrestato su disposizione del gip di Perugia nei giorni scorsi. Tra le contestazioni anche quella di essere al lavoro per la realizzazione di un ordigno artigianale, partendo da un fuoco di artificio, modificato per aumentarne il potenziale. Un fuoco artificiale "truccato", avrebbe spiegato il giovane, con il solo obiettivo di farlo esplodere a Capodanno, tanto che un fuoco dello stesso tipo era stato fatto esplodere e pure filmato. Video poi pubblicato in rete. Nessuna finalità eversiva. Allo stesso modo, il giovane, che è studente di storia all’Università di Firenze, e appassionato di storia militare, avrebbe scaricato il materiale sequestrato con finalità di studio, come nell’ambito dello studio e della sua particolare passione accademica, rientrano, così avrebbe spiegato, alcuni scritti mai pubblicati. Molti dei file finiti sotto la lente dell’indagine, condotta dalla Digos di Perugia, sono risalente al 2021. Ha, insomma, respinto le accuse di essere un terrorista, tantomeno interazionale, e di aver in animo di compiere chissà quale azione. Il suo legale ha chiesto la revoca della misura cautelare o la sostituzione della custodia in carcere con i domiciliari.