REDAZIONE UMBRIA

"A pagare il prezzo più alto le donne e i giovani"

Anche nell’imprenditoria le aziende al femminile sono scese del 36,7%

"Le donne stanno pagando il conto più salato della crisi innescata dal Covid 19”. Lo ha detto il segretario generale della Camera di Commercio Mario Pera durante la tappa perugina (virtuale) del XII Giro d’Italia delle donne che fanno impresa. "Frenate dalla pandemia nella voglia di mettersi in proprio, le donne d’impresa mostrano una maggior necessità di supporto economico e finanziario e sono meno fiduciose degli uomini su un rapido rientro alla produttività pre Covid. Tra aprile e giugno di quest’anno – ricorda Pera, le iscrizioni di nuove aziende con una donna al comando sono scese in Umbria del 36,7%".

I numeri: "Nonostante questo – rileva Rosalba Cappelletti, presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio, in Umbria le imprese femminili registrate sono 23.389, che pesano per il 24,9% sull’imprenditoria locale, un tasso di femminilizzazione tra i più alti d’Italia. Gli obiettivi del Comitato si sono concentrati su alcuni filoni di intervento quali la promozione di indagini conoscitive, per individuare gli ostacoli che frenano l’accesso delle donne al mondo del lavoro e dell’imprenditoria, la promozione di iniziative tramite appositi seminari formativi". Intanto, il rapporto Ires Cgil rileva che le persone in cassa integrazione sono 31.436, di cui 8.935 donne. I giovani con età inferiore a trent’anni hanno grandissime difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro.

S.A.