ERIKA PONTINI
Cronaca

Muore a 14 anni durante il campo estivo: "Non mi sento bene". Poi la situazione precipita

Perugia, è accaduto in un agriturismo. Tanti dubbi, attesa per l’autopsia

I carabinieri intervenuti a Lidarno

Perugia, 26 luglio 2019 -  Doveva essere una settimana di vacanza con gli amici tra sport e natura in un agriturismo di Lidarno, nel Perugino, ma per Riccardo, 14 anni, e per la sua famiglia, il campus si è trasformato in una tragedia. L’adolescente è morto nella notte per una possibile gastroenterite emorragica.

Ma sarà ora l’autopsia a svelare cosa sia potuto accadere e se il ragazzo poteva essere salvato con un intervento immediato. Tutto accade la notte scorsa, poco dopo mezzanotte quando gli operatori della Acli che gestiscono la vacanza, alla quale partecipano una ventina di ragazzi di fuori regione, chiamano il 118.

Riccardo in realtà accusa qualche dolore addominale da giorni. E proprio mercoledì sera era rimasto in camera, senza i compagni che erano andati a cena e poi a giocare, perché non si sentiva bene. Le sue condizioni non migliorano: scatta l’allarme. Tanto che viene allertata l’ambulanza. La chiamata parte intorno alle 24.30. Ma quando medici e paramedici arrivano all’agriturimo per il giovanissimo non c’è già praticamente più niente da fare. Provano senza esito le manovre rianimatorie. Riccardo è già morto.

Sul posto  arrivano anche i carabinieri della stazione di Ponte San Giovanni che cercano, attraverso le testimonianze, di ricostruire l’accaduto. Si scopre così che il quattordicenne non si sentiva bene già da qualche giorno, ma che le sue condizioni di salute erano precipitate mercoledì tanto da indurre gli operatori a chiamare in serata i genitori che sarebbero dovuti arrivare proprio oggi.

Ma evidentemente non sembrava così grave. Nella notte l’ingrato compito di avvertire la famiglia è toccato ai carabinieri che hanno bussato nell’abitazione romana dove Riccardo viveva con madre, padre e un fratello. Sempre in nottata nella struttura interviene anche il medico legale per un primo esame esterno.

Ma domani sarà l’autopsia – disposta dal pubblico ministero Giuseppe Petrazzini – a fornire risposte più certe. Bisognerà capire cosa ha ucciso il giovane studente romano e se i dolori addominali dei giorni precedenti erano la premessa alla tragedia che si è poi verificata. Ieri mattina all’obitorio del Santa Maria della Misericordia, dove è stata trasportata la salma del quattordicenne, sono arrivati anche i genitori, distrutti dal dolore e in attesa che il corpo venga dissequestrato per l’ultimo straziante addio. Sotto choc i ragazzini del campus che dovevano restare a Lidarno fino a domenica prossima.

In attesa di sapere cosa sia successo ci si interroga sui controlli e le certificazioni sanitarie necessarie per associazioni e cooperative che gestiscono vacanze-studio o campus estivi per un esercito di ragazzini in tutta Italia.