L’anima ribelle di Isotta: "Realizzo il sogno di nonna con il mio Io oltre i cliché"

È appena uscito il nuovo singolo della giovane cantante senese. "In questa canzone esploro il lato nascosto che c’è in ognuno di noi"

Isotta Carapelli

Isotta Carapelli

Siena, 7 agosto 2021 - A cinque anni ha iniziato a cantare. "Mi divertivo a imitare Bocelli, volevo provare con la lirica". Tutto grazie a nonna Marcella. Poi con la musica leggera è stato amore a prima vista ed è un amore che l’ha accompagnata fino a ora. Oggi la senese Isotta Carapelli, in arte Isotta, ne ha 29, un nuovo singolo appena uscito intitolato "Io" e l’obiettivo di vivere cantando. Nel frattempo è tra le dieci finaliste del concorso nazionale per cantautrici Premio Bianca d’Aponte. che si svolgerà il 22 e 23 agosto ad Aversa, in finale con "Io" e un’altra canzone ancora da scegliere.

Tua nonna, è stata una figura fondamentale in questo senso?

"Sì, purtroppo è venuta a mancare, avevamo un legame intenso, in realtà mi sento come se stessi portando avanti il suo sogno. A lei fu impedito di cantare prima dalla sua famiglia, poi da mio nonno che non le permise di andare a Roma a tentare questa strada".

Ti ha entusiasmata far parte del progetto "Women Female Label"?

"Tantissimo, anzi mi sembra strano che non si sia pensato prima a un’etichetta discografica tutta al femminile. Poi nelle mie canzoni affronto spesso tematiche di questo tipo, parlando di me, delle mie esperienze, ma anche di quelle altrui vissute in modo indiretto e che quindi si sposano bene con il progetto".

Spiegami perché il tuo stile si chiama romantic dark?

"È un pop romantico che ha anche un lato oscuro e un po’ triste. Io di solito uso la musica come terapia per raccontare le mie insicurezze. Anche le scenografie che fanno da sfondo devono riflettere questo. Non riesco a risolvere i miei dubbi esistenziali, ma alcuni li ho chiariti attraverso le mie canzoni".

Come con "Io"?

"In "Io" parlo di quell’ energia che ti porta a trovare strade diverse da quelle che uno sta percorrendo, a uscire un po’ al di fuori dei cliché. A interrogarsi su se stessi, se quello che stiamo facendo coincide con le nostre aspirazioni".

Quanto ci vuole per scoprire se stessi?

Ci sono degli attimi in cui dici “ehi sono io“ e non hai dubbi, poi magari si rimette tutto in discussione. Io mi sento come una barchetta in mezzo al mare. Sei lì che cerchi di rimanere a galla a seconda di com’è la giornata. Credo sia una ricerca perenne".

Come ti vedi nel futuro?

Sono sempre stata una che controllava tutto e pensava troppo in là. Ora invece cerco di pensare giorno per giorno, senza perdere di vista il mio obiettivo che è quello di cantare.

Prossimo step?

"L’uscita di un nuovo singolo che ho già hai in mente. Ma posso solo dirti il colore che gli attribuisco come faccio per ogni canzone. Per "Io" è il blu. La prossima ha il giallo ocra".