"Fiere e Fondazione, il 2023 di Montalcino"

Il presidente del Consorzio del Brunello, Bindocci: "Siena è l’inizio, poi Dusseldorf e Verona. Benvenuto Brunello, scelte ragionate"

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È il Brunello di Montalcino uno dei grandi protagonisti presente a Wine & Siena, al Santa Maria della Scala. Una ricchezza quella di Montalcino che risuona a livello internazionale, producendo uno dei vini più amati in Italia e all’estero. Una storia che ha radici lontane e un mercato che continua ad espandersi verso nuovi Paesi. Come ci racconta il Presidente del Consorzio Vino Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci.

"Il mercato dei nostri vini, nonostante la situazione a livello internazionale, continua ad avere un trend positivo. Anche la partenza del 2023 sembra buona. L’80 % dei nostri vini è indirizzato all’estero. Il mercato di riferimento è quello americano, da sempre. E’ uno dei primi mercati dove negli anni’70 abbiamo iniziato il nostro percorso. Poi ci sono Canada, Nord Europa, Germania e Inghilterra che, nonostante la Brexit, resta uno dei punti di riferimento. Un mercato nuovo è i quello asiatico: non la Cina, ma Corea, Vietnam, Giappone. Non tralasciamo l’Italia, che per noi è molto importante". Montalcino ha già presentato le nuove annate. L’appuntamento con Benvenuto Brunello è stato spostato a novembre, diventando un unicum rispetto alle altre anteprime in programma all’inizio del nuovo anno. "L’evento principe di Montalcino è Benvenuto Brunello che abbiamo deciso di anticipare a novembre. Questo ci permette di presentare alla stampa le annate prima di gennaio, quando saranno in vendita. È un modo per aiutare i produttori nella vendita, hanno già le recensioni e chi acquista conosce il prodotto. Ho avuto un confronto con la Regione e con gli altri produttori toscani per spiegare le motivazioni di tale scelta. Per noi non ha senso presentare le annate a febbraio quando il vino è già in commercio da oltre un mese. Abbiamo deciso di prendere questa strada, ma i nostri rapporti restano cordiali con tutti, è fondamentale fare gioco di squadra. C’è stata comprensione sulla nostra scelta".

Molti gli appuntamenti che il Consorzio ha in programma nel nuovo anno. "A marzo saremo al ProWein a Düsseldorf, una fiera molto importante. Poi il Vinitaly ad aprile, l’appuntamento più atteso in Italia. A maggio invece il Consorzio tornerà con la seconda edizione di Red Montalcino. Un evento per promuovere il Rosso di Montalcino, un vino che ha una sua identità e caratteristiche uniche. Una produzione importante, 4 milioni di bottiglie all’anno, per il Rosso di Montalcino. Quasi il doppio però quella di Brunello, si parla di 10 milioni. Il vino di punta ha numeri maggiori, per le altre denominazioni di solito è l’opposto. Il 2023 si concluderà con Benvenuto Brunello a novembre. In contemporanea a New York, Toronto, Los Angeles, Londra. L’obiettivo è quello di arrivare in altre città del mondo, concentrandosi sui mercati più importanti". L’anno è appena iniziato, ma si pensa alla prossima vendemmia, con la neve degli ultimi giorni primo passo verso una buona annata.

"La nevicata degli ultimi giorni è stata fondamentale. L’abbassamento delle temperature aveva rallentato l’andamento con una carenza di piogge che è un problema per tutti. La neve invece aiuta molto perché sciogliendosi fa penetrate l’acqua nel suolo, creando una riserva fondamentale durante il periodo estivo. Lo scorso anno le piogge tra luglio e agosto hanno avuto il medesimo ruolo, cambiando l’andamento della vendemmia che sembrava compromesso. Incrociamo le dita per il 2023". Il lavoro del Consorzio non riguarda esclusivamente il mondo del vino, ma l’intero territorio di Montalcino con iniziative su gli altri prodotti tipici. "Il Consorzio ha dato vita alla Fondazione territoriale Brunello di Montalcino. Vuole aiutare il territorio e chi ha bisogno di sostegno, con un’attenzione alla salute, al sociale e al patrimonio artistico. Inoltre, la fondazione ha un progetto che vuole promuovere tutti i prodotti di Montalcino, come olio, grano, formaggi, tartufo, miele, zafferano".

Veronica Costa