LODOVICO ANDREUCCI
Tempo libero

Cultura come motore del futuro. Storia, arte, architettura e spazi vivi

Il progetto si fonda su una strategia integrata e sostenibile, costruita in dialogo con la cittadinanza. Una sfida che parte da radici profonde per immaginare nuovi orizzonti di crescita, inclusione e innovazione.

Il progetto si fonda su una strategia integrata e sostenibile, costruita in dialogo con la cittadinanza, le istituzioni locali, le realtà del territorio

Il progetto si fonda su una strategia integrata e sostenibile, costruita in dialogo con la cittadinanza, le istituzioni locali, le realtà del territorio

La città custodisce un patrimonio storico, artistico e architettonico di straordinario valore. I suoi monumenti e luoghi simbolici raccontano una storia millenaria che attraversa il Medioevo, il Rinascimento, l’età moderna e il fermento culturale del Novecento. La candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028 nasce con l’obiettivo di valorizzare questi spazi non solo come testimonianze del passato, ma come luoghi vivi, capaci di accogliere nuove forme di produzione culturale, creatività e innovazione.

La visione alla base della candidatura è chiara: fare della cultura il motore di una città più inclusiva, dinamica e contemporanea. Una città che sappia connettere passato e futuro, sapere tradizionale e nuove tecnologie, dimensione locale e respiro internazionale. Cultura come ponte tra generazioni, linguaggi e comunità.

Colle di Val d’Elsa intende così rafforzare la propria identità culturale trasformando i suoi spazi urbani in laboratori di partecipazione, sostenibilità e innovazione. La cultura, in questa visione, non è solo conservazione, ma leva di rigenerazione sociale, economica e urbana. Una forza capace di generare coesione, attrarre talenti, stimolare investimenti e migliorare la qualità della vita.

Il progetto culturale presentato si fonda su una strategia integrata e sostenibile, costruita in dialogo con la cittadinanza, le istituzioni locali, le realtà del territorio e i partner nazionali e internazionali. L’obiettivo è creare un modello di sviluppo replicabile, in grado di ispirare altre città di medie dimensioni, dimostrando che la cultura può essere infrastruttura civica e risorsa strategica per il futuro.

La candidatura di Colle di Val d’Elsa vuole dunque essere un atto concreto di fiducia nella cultura come bene comune e strumento di trasformazione. Una sfida che parte da radici profonde per immaginare nuovi orizzonti di crescita, inclusione e innovazione.