’Della’ e ’Sacca’, i cuori pulsanti di Pistoia: "Essere qua, insieme: un sogno che si avvera"

Dalle giovanili biancorosse ai playoff per la promozione, passando per la dura ripartenza: l’intervista-doppia a Della Rosa e Saccaggi

’Della’ e ’Sacca’, i cuori pulsanti di Pistoia: "Essere qua, insieme: un sogno che si avvera"

’Della’ e ’Sacca’, i cuori pulsanti di Pistoia: "Essere qua, insieme: un sogno che si avvera"

Gianluca Della Rosa e Lorenzo Saccaggi: compagni, complici, amici. Se quando eravate ancora ragazzini, atleti delle giovanili biancorosse, qualcuno vi avesse detto che un giorno avreste giocato insieme i playoff-scudetto con Pistoia, cosa avreste pensato?

Gdr: "Mi sarei messo a ridere. Per me era già un sogno arrivare in prima squadra, pensare di essere in lotta per lo scudetto è assurdo e clamoroso. Però è tutto vero e ce la godiamo".

Ls: "Gli avrei detto che doveva farsi curare da uno bravo oppure di smettere di bere...".

L’avventura parte da lontano: il riposizionamento, la pandemia, le partite a Montecatini. Voi però ci avete creduto e ci avete messo la faccia, sempre. Quanto è stata dura?

Gdr: "L’auto-retrocessione è stata un colpo duro da giocatore, e da tifoso, ma adesso si può dire che quella decisione è stata la più saggia possibile e il ringraziamento maggiore va al ’pres’ Massimo Capecchi e a chi lo ha sostenuto. Sono stati mesi duri, con la stagione a Montecatini, senza il nostro pubblico e sempre fuori casa. Ma il nostro ’nucleo’ si è unito ed è stato fondamentale per la creazione dello zoccolo duro di oggi".

Ls: "I momenti difficili sono stati tanti, spesso anche poco visibili: il valore aggiunto è stato quello di averli affrontati insieme e questo ha contribuito a cementificare il nostro rapporto e con gli altri ragazzi. Le difficoltà si possono superare in tanti modi, noi l’abbiamo fatto insieme e da amici. Un passaggio chiave per le soddisfazioni successive".

Ma lo zoccolo duro di Pistoia non siete solo voi due, tant’è che anche i volti nuovi di quest’anno sembrano essere qui da sempre. Qual è il segreto?

Gdr: "Segreti non ce ne sono, siamo prima di tutto amici e con Lorenzo in particolare: questo facilita anche il compito per far integrare al meglio gli americani. In questo c’è il ruolo decisivo del diesse Marco Sambugaro, che ha scelto giocatori super. Resto della mia idea: è fondamentale che lo spogliatoio sia unito, sempre!".

Ls: "Nello zoccolo duro non ci sono solo i giocatori ma anche lo staff e chi lavora dietro le quinte perché sono fondamentali. Per chi va in campo, però, penso ci sia un mix fra la disponibilità di chi arriva per la prima volta e si adatta subito e noi che cerchiamo di fargli capire che giocare qua è speciale".

Finisce una stagione con Pistoia che ha espugnato i campi delle due italiane di Eurolega, prova che l’Estra non ha limiti. E ora come si approcciano al meglio questi playoff?

Gdr: "Le vittorie, da neopromossi, a Milano e Bologna hanno rappresentato emozioni uniche. Ora inizia un nuovo campionato: il nostro l’abbiamo già fatto, è arrivata anche la ciliegina sulla torta coi playoff e proveremo ad andare più avanti possibile contro squadre fortissime".

Ls: "Vanno approcciati allo stesso modo del resto della stagione: serietà, professionalità e senza aver paura di niente e nessuno. Dovremo prepararci ad un livello superiore, quindi servirà ancora più cuore e concentrazione: c’è da seguire la via che ci ha indicato fin dall’inizio coach Brienza sapendo che dovremo fare qualcosa di speciale se vogliamo continuare ad essere la sorpresa assoluta".

Siete stati bravi anche a tenere la barra dritta anche nel momento della notizia dell’arrivo della nuova proprietà Usa: come si gestisce nello spogliatoio una cosa del genere?

Gdr: "La società è stata brava a tenerci sereni, di fatto non ancora abbiamo conosciuto nessuno per rimanere concentrati sulle partite. Chiaro che io, come gli altri italiani, leggiamo le notizie: ne abbiamo parlato ma andiamo avanti per la nostra strada".

Ls: "Noi siamo giocatori e ci occupiamo di ciò che succede in campo perché è l’unica cosa che possiamo controllare: non ci siamo mai fatti condizionare da cose che riguardano esclusivamente la società".

Che Serie A avete trovato e ritrovato? E qual è stato l’avversario più tosto?

Gdr: "Ho ritrovato una Serie A di alto livello. Mi ha impressionato di più il collettivo di Brescia che, chissà, potrebbe essere la nostra avversaria ai playoff".

Ls: "Per me la A era tutta roba nuova, non avendola mai provata. Aver fatto noi una stagione del genere è motivo di vanto per tutti anche perché siamo stati costanti come dimostra la qualificazione alla Coppa Italia e adesso ai playoff. L’avversario più tosto? Daniel Hackett".

Proviamo a guardare leggermente avanti: la Pistoia di domani sarà ancora nel segno di ’Della’ e ’Sacca’?

Gdr: "Nello sport non si può mai sapere che succede. ma non posso che sperare di poter giocare ancora per tantissimi anni qui col mio ’mattacchia’ Saccaggi: sarebbe tanta roba. Abbiamo chiuso un cerchio tornando in A, mi piacerebbe aprirne un altro più in alto".

Ls: "Bisogna aspettare la fine della stagione e ci saranno le valutazioni estive da fare: non serve sottolineare la voglia che ho di vestire questa maglia per tanto tempo ancora, ma per ora il focus è solo sul campo".

Alessandro Benigni