“L’artigianato è un valore da preservare“

Fucile e Favilla (Confartigianato): “Occorre puntare sulle botteghe. Basta attese su ferrovie, ponte sul Serchio, Manifattura e Carmine“

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“Anche quest’anno – dice Michela Fucile Presidente di Confartigianato della provincia di Lucca – siamo arrivati a settembre, mese che segna la ripartenza delle attività almeno a Lucca.

Per il terzo anno consecutivo dobbiamo constatare che quel clima di incertezza, Iniziato nel 2020, non accenna a diminuire.

Partiamo con l’esaminare, anzitutto, la crisi energetica che stiamo vivendo e che vede aumentati a dismisura il costo dell’energia elettrica e del gas che mettono in gravi difficoltà, le micro piccole medie imprese che hanno dovuto pagare, in questi mesi, bollette che sono aumentate di 3 e 5 volte rispetto a quelle pagate nel 2022“.

“Parliamo – puntualizza Michela Fucile – delle aziende del manifatturiero, delle cartotecniche, delle vetrerie, gelaterie, panifici, carrozzerie, cioè di quelle imprese che sono a più alto consumo energetico e che non riescono più a pagare bollette che ci ricordano tanto le “cartelle pazze” di qualche hanno fa, ma queste, purtroppo, sono vere! Questa situazione è il frutto di scelte sbagliate dei nostri governanti fatte negli anni passati“.

Il Segretario Roberto Favilla, inizia focalizzando l’attenzione sul Pnrr ed su quelle che sono le risorse da destinare al Paese per un processo di ammodernamento che consenta anche alle imprese di essere più competitive. “Ma gli investimenti sulla banda ultra larga, sull’economia circolare, sul ripopolamento degli antichi borghi, certo sono misure da fare ma, visto come stanno andando le cose non si può destinare una parte di risorse ad abbattere questi costi energetici? Non vogliamo – dice Favilla - essere pessimisti, ma come Confartigianato non possiamo farne a meno per attirare l’attenzione sulle micro piccole e medie imprese, quelle più fragili perché meno patrimonializzate e più esposte alle turbolenze dei mercati del gas e dell’energia, delle materie prime, delle tasse, e dei vari balzelli che le opprimono. Dal settembre 2021 ad oggi le aziende artigiane hanno pagato per i consumi energetici 21.1 miliardi in più rispetto al passato. E’ necessario trovare il modo di riaprire il dialogo fra Russia e Ucraina in modo da poter far arrivare il gas russo nelle nostre aziende e nelle nostre abitazioni“..

“Per poter esaminare cosa succederà nei prossimi mesi a Lucca – prosegue Roberto Favilla -, è presto, dobbiamo attendere almeno un anno in modo da dare un giudizio sull’operato dei nuovi amministratori. Le questioni sono tante, vecchie e irrisolte, si va dal miglioramento del decoro urbano, al costo dello smaltimento dei rifiuti sempre in crescendo. Occorre poi mettere mano alla viabilità, ai vari complessi immobiliari vuoti e

dismessi, tipo l’ex Manifattura Tabacchi ed il Mercato del Carmine, in modo che diventino una risorsa ed un’attrattiva per la città e per i giovani, cercando di far ritornare Lucca un centro vivo, dove chi cerca casa è perché ambisce ad avervi la residenza!“.