L’incubo di Marquez: quarta operazione

Ieri la paura per una caduta con la Honda che va a fuoco, poi l’annuncio dello stop: "Non mi diverto più, meglio prepararmi per il 2023"

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SCARPERIA (Fi)

Re Marquez si ferma ancora. A testa bassa, dopo l’ennesimo botto da paura, con la sua Honda a fuoco e la prospettiva, oggi, di guardare più al nuovo intervento chirurgico che al Gp d’Italia.

Chissà se lo schianto con cui ha aperto e di fatto chiuso il suo sabato delle qualifiche è stata la spinta decisiva per prendere una decisione che fa male, che compromette in qualche modo le ambizioni del 2022, che lo costringe (oggi) a lasciare in fretta il circuito del Mugello per volare in Spagna. Ma non verso il prossimo Gp, fra sette giorni a Barcellona, ma in sala operatoria.

"Se voglio tornare ad essere al cento per cento – ha spiegato Marquez – devo di nuovo operarmi alla spalla. Ho fatto tanto, avevo fiducia, ma sinceramente non vedo miglioramenti e quindi l’intervento chirurgico è l’unica soluzione percorribile". Resta il fatto che Re Marc è ormai andato a credito con la sorte da tanto, troppo, tempo. E il tempo che passa è il peggiore dei compagni di viaggio. La spalla rotta (a Jerez) un campionato e mezzo fa, la prima operazione, poi la seconda, il ritorno con una fretta assurda. E dopo, anzi insieme, alla spalla ecco il problema agli occhi, alla vista, la diplopia (lo sdoppiamento delle immagini che per uno che di mestiere fa il pilota può renderti la vita impossibile).

Marquez sospira ma non molla. Non lo farebbe mai e ancora meno adesso che la MotoGp sembra essere tornata in attesa di un padrone definitivo.

"Sono sicuro – riprende – che dopo questa nuova operazione potrò tornare quello che ero e che sono. Voglio riprendermi le gioie e le soddisfazioni che da troppo tempo mi passano vicino, mi sfiorano e poi vanno oltre". Le immagini ripassano in continuazione lo schianto del Mugello. Re Marc che vola a terra, la Honda che lo travolge ma per fortuna non lo colpisce e poi si spezza e prende fuoco. "Che cosa mi è successo? – conclude –. Tutto quello che vi spiegavo prima… Non guido come vorrei, non mi sento sicuro e la spalla mi dà fastidio".

Davvero una brutta storia e un altro Mondiale, quello targato 2022, che se va. Oggi il Gp, domani, in Spagna l’incontro con la nuova troupe medica, quindi l’operazione. In attesa dell’ennesima riabilitazione e di una ripartenza che Re Marc vede come una liberazione.

Riccardo Galli