Gp del Mugello: Di Giannantonio, Bezzecchi e Marini. Triplete Ducati e l’effetto Vale

Prima fila tricolore, exploit del pilota del Team Gresini. Rossi ora sogna da patron con Marco e il fratello

Scarperia (Firenze), 29 maggio 2022 - Sì, le favole esistono. Altro che. Chiedetelo a Fabio Di Giannantonio, che poi è il compagno di banco di Enea Bastianini, nel Team Gresini. O magari a Marco Bezzecchi e al fratello di Vale, Luca Marini, che ieri, sotto il meteo pazzo del Mugello hanno portato in prima fila le moto di Rossi, del team di Rossi, il Mooney-Vr 46 e che oggi…

 

Da sin. Marco Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio e Luca Marini
Da sin. Marco Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio e Luca Marini

Ok, fermiamoci qui, perché anche con le favole è sempre sbagliato andare troppo avanti. Meglio sfogliarle una pagina, un capitolo, alla volta e gustarsi così quello che i tre ragazzi terribili della MotoGp si sono inventati nel Gp del Mugello. Tutto questo senza trascurare un dato sul quale soffermarsi è d’obbligo: Diggia, Bez e Luca danno gas a una Ducati, Ducati che ha ribadito il suo strapotere sulla pista toscana mettendo la firma anche sulla posizione numero quattro (Zarco) e su quella numero cinque (Bagnaia).

Solo dopo tutto questo, ecco apparire gli altri, ovvero la Yamaha di Quartararo e l’Aprilia di Aleix Espargaro, che comunque, oggi in gara, partono con i numeri giusti per fare bene. Possibilmente molto bene.

"E’ incredibile", "E’ stato straordinario", "Fantastico", questa la reazione di cuore e di pancia dei tre moschettieri italiani che si sono presi il sabato del Gp d’Italia, in una giornata che forse, qualche volta, avevano sognato, ma che probabilmente non avevamo mai avuto il coraggio di raccontare.

Prendiamo Di Giannantonio. Lui la pole, la prima pole in MotoGp della sua carriera, è andato addirittura a prendersela partendo da molto lontano. Lontanissimo. Dalle ombre delle prequalifiche, quella che assegnano due soli pass per arrivare al giro pole, alla battaglia serrata e all’ultimo millesimo di secondo con i ragazzi del Vr46 e con i big come Quartararo e Bagnaia che al Mugello avrebbero voluto qualcosa in più della seconda fila. Invece niente, l’altro pilota che Nadia Gresini ha voluto in casa, nella casa della MotoGp nata nel nome e nel segno di Fausto, quel ragazzo di Roma, è stato un fenomeno. Imprendibile. Poi, come dicevano ecco Bezzecchi e Marini: c’era ancora tanto giallo, il giallo del maestro Vale, sulle tribune quando hanno iniziato le qualifiche e questo segno del destino, probabilmente e in qualche modo li ha aiutati.

Guida tutta grinta e aggressiva, quella del Bez; traiettorie perfette e tanto gas ancora da sfruttare al meglio, per Marini, è sbocciato così il miracolo del Mugello dei due piloti Mooney e supportati Bardahl che si sono regalati il sabato più bello della vita. Il primo, sia chiaro, perché le favole esistono e la prossima potrebbe essere già lì, dietro l’angolo pronta per essere sfogliata.

"Devo ancora realizzare", ha concluso con questa battuta il suo sabato fantastico Di Giannantonio, un po’ come è stato per la Roma che ha conquistato la Conference League. Già, lui cuore giallorosso, vive bene il paragone. "Bello no? In questa settimana la Roma che si prende la coppa e io in pole al Mugello". Altro che.