Da Sheene a Doohan, qui vincono solo i big

Valentino ha il record di successi, l’anno scorso Quartararo scoprì in Toscana di avere le carte in regola per vincere il mondiale

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di Riccardo Galli

Nessuno tocchi Valentino. Già, perché l’albo d’oro del circuito del Mugello racconta forte e chiaro che quello che ha fatto Rossi sulla pista della provincia di Firenze sarà praticamente impossibile da ritoccare.

Nove i successi, conquistati in tutte le categorie, dalle vecchie 125 e 250 fino alla MotoGp. Nove volte Rossi, dunque, con un record nel record ovvero la striscia di sette trionfi consecutivi nella classe regina, dal 2002 al 2008.

Un ’uno via l’altro’ di primi posti sul podio che di fatto ha trasformato il Mugello nella casa di Valentino. "E’ la pista più bella del mondo", ha ripetuto più volte, quasi a voler incorniciare nell’orgoglio la sequenza infinita dei suoi trionfi.

Con un altro dato che racconta nel dettaglio la prepotenza del Re del Mugello: nel 2002 e nel 2003 portò sul gradino più alto del podio la Honda, mentre nelle cinque edizioni successive timbrò il Gp con la Yamaha. Era, ed è sempre stato, lui, dunque, a fare la differenza, indipendentemente dal team, dal bolide accompagnato sotto la bandiera a scacchi.

Ma ci sono stati altri due piloti che hanno vissuto questo tracciato come il più adatto alle loro qualità. Impossibile non ricordare, siamo negli anni novanta, la forza di Mick Doohan che ha dominato dal Gp del 1993 a quello del 1998. Era la classe 500 e Doohan (su Honda) davvero firmò un trionfo più bello dell’altro, un po’ come è stato con Jorge Lorenzo che saltando nel futuro è stato realisticamente l’unico a cercare di insidiare, o almeno provare a farlo, lo strapotere di Valentino Rossi.

Lo spagnolo, anche senza la micidiale continuità cronologica di Vale, ha vinto al Mugello dal 2011 al 2013 (in Yamaha), poi si è... preso una pausa per tornare numero uno nel 2015 e nel 2016 (sempre in Yamaha) e vincere (la sua ultima volta) anche nel 2018 per il trionfo in Ducati.

Lorenzo, insomma, è stato il più vincente al Mugello dopo Rossi, e il fatto di esserci riuscito da pilota ’fuori casa’ (il pubblico del Mugello non lo ha mai apprezzato, anzi, spesso lo ha fischiato) evidenzia le qualità e soprattutto il carattere d’acciaio del pilota spagnolo.

Quindi una breve carrellata su altre vittorie che hanno lasciato il segno nell’albo d’oro del Mugello.

Fu Barry Sheene (Yamaha) a firmare il primo trionfo nel Gp d’Italia che aveva preso casa sulla pista toscana, mentre nel 2000 ecco la vittoria che incorona Loris Capirossi.

Si corre in fretta alle ultime edizioni. Quella del 2019, ovvero prima dello stop per la pandemia, con Petrucci che fece volare e sognare la Ducati, mentre un anno fa, con prati e tribune vuote in seguito all’emergenza sanitaria, ecco il successo dellla Yamaha di Quartararo che proprio al Mugello mise forse il timbro definitivo sulla sua stagione da campione del Mondo.