Pisa capitale dei robot: "La nostra mission:. Intelligenza Artificiale alla portata di tutti"

Il professor Mauro Ferrari, direttore scientifico del Festival, delinea il filo conduttore dell’edizione 2024. Tra seminari, dibattiti, esperienze interattive ed emozioni. Per una full immersion tra presente e futuro.

Pisa capitale dei robot: "La nostra mission:. Intelligenza Artificiale alla portata di tutti"

Pisa capitale dei robot: "La nostra mission:. Intelligenza Artificiale alla portata di tutti"

di Mauro Ferrari*

Inizia oggi la IV edizione del Festival della Robotica, dopo una serie di anteprime a Pontasserchio, nel corso dell’Agrifiera, a S. Casciano Val di Pesa, a Firenze e a Livorno, nelle quali si è trattato di eventi a singolo tema, rispettivamente: agricoltura, viticoltura, arte e robotica marittima e portuale. Oggi e nei seguenti due giorni, a Pisa, il Festival si accende in tutte le aree tematiche e con centinaia di protagonisti che vengono dal mondo delle università, delle spin-off, delle aziende e che si occupano di robotica e di intelligenza artificiale.

Devo ringraziare tutti questi esperti, perché costituiscono la struttura portante delle varie manifestazioni; nello stesso modo, devo ringraziare le Istituzioni e gli Enti che hanno sostenuto la manifestazione, permettendoci di offrirla gratuitamente a tutti quelli che verranno venire al Festival per partecipare agli incontri con gli esperti e per visitare le esposizioni.

Che cosa troveranno al Festival di nuovo? Molte cose! Apriremo con un dibattito alla Stazione Leopolda con autorevoli esperti internazionali come Carlo Ratti, Roberto Pieraccini e Stefano La Rovere di Amazon che dialogheranno con amministratori e docenti sulle implicazioni sociali ed etiche della robotica e dell’Intelligenza Artificiale. Più tardi, alle 21, in piazza XX Settembre un gruppo di ricercatori del Centro Piaggio e dell’IIT farà una esibizione di protesi robotiche d’arto, permettendone poi la prova da parte del pubblico.

Dibattiti, ma anche seminari e workshop saranno, insieme alle esposizioni, il filo conduttore di tutto il Festival. Sentiremo parlare di tutto quello che concerne robotica e intelligenza artificiale nel mondo della medicina e della chirurgia, dell’ingegneria, dell’agricoltura, del mare, dello spazio, del cinema, toccando temi di interesse socio ambientale come il riciclo degli scarti alimentari, gli animaloidi per il monitoraggio ambientale, fino ad arrivare alle applicazioni per l’industria, il commercio e le assicurazioni.

Nelle esposizioni ci saranno ampie possibilità di interattività: abbiamo pensato ad un “Training Village” per poter mostrare come funzionano tutti i robot chirurgici, anche quello per microchirurgia; ma chiunque, non solo i medici, potrà sedersi alla consolle di un robot chirurgico e avere la prospettiva del chirurgo. Verrà proiettato, tra altri film cult, anche un docu-film dal titolo OceanOneK sul robot omonimo progettato da un team internazionale di esperti guidati da Oussama Khatib, il quale ci onorerà della sua presenza e converserà con Paolo Dario e Antonio Bicchi, notissimi esponenti della robotica pisana.

Il nostro obbiettivo è quello di offrire un evento culturale attraverso il quale far crescere la conoscenza dei cittadini e dare modo loro di avere opinioni più solide su temi già molto attuali, ma che impatteranno molto nella società di domani. Già oggi, non passa giorno che non si parli di robotica o di intelligenza artificiale sulla stampa e nelle televisioni; già si prospettano futuri distopici o scenari molto ottimistici e si è sempre in bilico dal considerare queste tecnologie come un grosso passo avanti o come un grosso vulnus per l’umanità.

Noi, ovviamente, propendiamo per una visione positiva, ma siamo convinti che occorra creare dei binari, soprattutto etici, lungo i quali le tecnologie devono svilupparsi. Ed è proprio questa la finalità ultima, che è un servizio reso ai cittadini: aiutare a acquisire una consapevolezza per poter essere parte di un meccanismo decisionale, che, vista la portata degli eventi, deve coinvolgere la società civile e non solo i governi.

Il Festival saprà essere, oltre che occasione di crescita culturale, anche un momento di divertimento, si svago, perché solo così, unendo una parte ludica ad una scientifica comunicata in modo divulgativo, potremo attrarre tante persone, dagli studenti, per i quali abbiamo programmi dedicati, fino ai boomers, categoria alla quale io appartengo.

*Direttore scientifico

Festival della Robotica