Piovanelli e l’ultima doppietta ai doriani: "Ma per domani prevedo solo un pareggio"

L’ex bomber del Pisa: "Vialli era una persona eccezionale, Mancini aveva il suo carattere. E come Romeo non c’è stato nessun altro"

Piovanelli e l’ultima doppietta ai doriani: "Ma per domani prevedo solo un pareggio"

Piovanelli e l’ultima doppietta ai doriani: "Ma per domani prevedo solo un pareggio"

Autore dell’ultima doppietta contro la Sampdoria della generazione d’oro, datata 11 novembre 1990, l’ex nerazzurro Lamberto Piovanelli ripercorre la storia di questa partita tra passato, presente e futuro, con qualche prezioso aneddoto. Piovanelli, segnò l’ultima doppietta alla Sampdoria. Cosa ricorda di quelle sfide?

"Ricordo che la Sampdoria nel 1990-91 era quasi imbattibile, noi provammo a fare la nostra figura e non facemmo malissimo, pur perdendo. Quell’anno giocavamo molto bene nella prima parte della stagione, poi inspiegabilmente tornammo in Serie B. Ricordo una Sampdoria di altissimo livello, un Marassi strapieno".

E Gianluca Vialli, che rapporto aveva con lui?

"Conservo nel cuore il saluto con Gianluca Vialli. Mi augurava ogni bene dimostrando di essere una persona straordinaria quale fosse e che in tanti hanno apprezzato. È uno di quei campioni che metteva d’accordo tutti, un campione senza bandiera".

Ci racconti un aneddoto che vi accomuna.

"Facemmo il servizio militare insieme e ci ritrovammo a giocare in una tournee in Francia, perché al tempo c’era anche la nazionale militare, della quale ho fatto parte per merito di Anconetani. Vialli già aveva un’oratoria al pari di Romeo, da capitano".

E con l’altra bandiera di quella Sampd, Roberto Mancini, cosa ci racconta?

"Aveva la sua personalità, allora sia lui che Vialli facevano quasi parte della società a livello decisionale. Il loro parere contava. Per farvi capire, una volta ricevetti una sua telefonata nella quale mi chiedeva come fosse Lucescu da allenatore perché era uno dei papabili sostituti quando successivamente esonerarono Boskov".

Partendo da Romeo Anconetani, si è spiegato come mai dopo di lui il Pisa in questi 33 anni non è più riuscito a risalire in Serie A?

"A livello di conoscenze, nel calcio, a Pisa non sia arrivato nessun altro con le capacità di Romeo Anconetani in quanto ad abilità di scovare calciatori".

Oggi Pisa e Sampdoria sono due decadute. Che partita sarà all’Arena Garibaldi?

"Stanno facendo un campionato al ribasso. Mi aspetto un pareggio perché perdere sarà profondamente negativo per gli sconfitti, che guarderanno la classifica con paura. È il momento di ricompattare l’ambiente, c’è molta negatività intorno al Pisa e chi ci rimette sono i tifosi. L’importante oggi è raggiungere la salvezza, poi si dovrà ripartire con slancio per la prossima stagione".