PAOLO BROGI
Sport

Siena schiaffeggiato ma è soltanto un test. Guardia alta e mercato in vista di settembre

Hanno fatto male le sei reti subite sabato scorso dal Vis Cittadella Modena. Per l’inizio del campionato c’è molto da migliorare

L’esultanza degli avversari e la delusione dei bianconeri, una scena che i tifosi del Siena sperano di vedere il meno possibile

L’esultanza degli avversari e la delusione dei bianconeri, una scena che i tifosi del Siena sperano di vedere il meno possibile

Una volta si chiamava ’calcio d’estate’ e aveva un valore davvero misero. L’obiettivo era mettersi in forma, provare sul campo assetti e movimenti e prepararsi al meglio per le partite vere, quelle con qualificazioni o punti in palio. Ricordo la vecchia Robur in campo a Santa Fiora agli ordini del generale Papadopulo lavorare duro in vista della prima stagione di Serie A. Allora, e non è passato un secolo, le amichevoli erano con allegre comitive di volenterosi dilettanti, felici di incassare una dozzina di gol dai molto più quotati avversari senza battere ciglio. Adesso non è più così. Il livello delle squadre affrontate è subito alto o comunque di pari categoria e da qui scaturiscono risultati che possono deprimere o illudere in vista dell stagione.

Sicuramente quanto accaduto alla Robur sabato al ‘Franchi’ lo possiamo definire come deprimente, ma probabilmente è ingiusto gettare la croce addosso a squadra e tecnico per un’amichevole andata male, anzi diciamo pure malissimo. Sì, va bene, la Vis Cittadella Modena ha fatto sei gol e poteva farne anche altri e questo può rappresentare un bel secchio di acqua gelida sull’entusiasmo dei cuori bianconeri, ma si trattava solo di un test con importanza pari a zero.

Senza dubbio lo staff analizzerà con attenzione quanto accaduto, gli errori commessi e cosa fare per migliorare la situazione. Dal canto suo la società, nella figura del suo direttore sportivo Simone Guerri, starà lavorando su come potenziare ulteriormente la rosa. Insomma a due settimane scarse dall’inizio del campionato il cartello lavori in corso è bello in vista ma credo che molte squadre siano nella stessa condizione. Adesso c’è una settimana di lavoro che porta alla prima partita ufficiale della stagione, quella di Coppa Italia al ‘Franchi’ contro il Poggibonsi, poi ci sarà un’altra settimana, in vista dell’esordio in campionato con il Tau Altopascio. Ebbene il tempo per correggersi e migliorarsi c’è, ma nemmeno più di tanto. Bisogna fare abbastanza in fretta, senza lasciarsi prendere dal panico ma con decisione.

D’altra parte partite come quella di sabato o altre dove magari segnare molto e subire meno sono da mettere in conto, considerando la scelta tecnica fatta all’alba di questa stagione. Si è cercato lo spettacolo, il dominio del gioco ed è arrivato un allenatore che certamente ci prova. Purtroppo, come successo lo scorso anno al Ghiviborgo, ci saranno giornate felici ma anche rovesci pesanti e allora lo spettacolo se lo godranno gli avversari. La mia idea è che nel calcio di Serie D lo ‘spettacolo’ sia tale quando arrivano i tre punti, magari con partite sofferte e il cronometro che non vuole mai arrivare alla fine del recupero e quindi al triplice fischio. Per fortuna dei palati fini la strada imboccata quest’anno è un’altra e allora avanti con coraggio ma anche con spalle larghe per quando le cose, speriamo mai, non andranno bene. La speranza è che tutti questi giovani interessanti con la maglia bianconera diventino squadra a tempo di record, magari la società ci metta del suo potenziando la squadra con qualche ‘colpo’ importante sul gong finale del mercato e la dea bendata, che non guasta mai, non si dimentichi della cara Robur.

La mia sensazione, che ripeto da mesi e ripeterò fino alla noia, è che il Siena Calcio, ai nastri di partenza della nuova Serie D, non rappresenti l’interesse unico e nemmeno quello principale di una proprietà molto concentrata sul settore femminile e su altre iniziative. Tutte positive, ci mancherebbe, ma di scarso interesse per chi fa l’abbonamento, compra il biglietto e la domenica si presenta al ‘Franchi’ come gli capita da anni e anni, di padre in figlio. Per carità, ognuno si muove come meglio crede, figuriamoci chi è proprietario di un società e arriva da realtà diverse ed affascinanti. C’è solo da capire se tutto questo nella vecchia ma ambiziosa Siena funziona o meno. Intanto c’è molto da migliorare e sotto tutti i punti di vista.

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