
C’è un tifoso del Siena che ogni mattina si alza e si chiede quale giocatore quel giorno saluterà. E poco...
C’è un tifoso del Siena che ogni mattina si alza e si chiede quale giocatore quel giorno saluterà. E poco importa se sia in scadenza o abbia il contratto. E se per la maglia bianconera darebbe tutto e anche di più. Il Siena Fc sta operando una vera e propria demolizione della rosa della scorsa stagione, con l’obiettivo, dichiarato, di ringiovanirla e di soddisfare le richieste del nuovo allenatore Bellazzini, di ‘regalargli’ pedine che si sposino perfettamente al suo particolare sistema di gioco. Al momento di arrivi certi (quasi certi, manca l’ufficialità), ce ne è uno soltanto, l’esterno mancino Jacopo Ciofi, l’anno scorso al Montevarchi (è stato allenato da Lelli, prima dell’esonero), mentre di separazioni già formalizzate dalla società, la lista è bella lunga: Bianchi, Masini, Candido, Morosi, Achy, Stacchiotti, Hagbe, Biancon, Galligani e Giusti (non sono ancora arrivate comunicazioni dal club su Cavallari e Boccardi, chissà che non siano gli unici reduci). Anche Di Paola, pur con in tasca un altro anno di contratto, non rientra nei piani, per Bellazzini, non è un giocatore idoneo al suo modulo. Una separazione dolorosa, considerando che Di Paola, attaccatissimo ai colori della sua città, è stato il miglior under della scorsa stagione e tra i migliori bianconeri in assoluto. La scelta del Siena un campanello di allarme anche per gli altri calciatori ancora legati al club: Ricchi (per il ruolo di terzino sinistro, nelle ultime ore accostato alla Robur, Enrico Zanoni, classe 1999, in forza l’annata passata al Crema), Lollo, Mastalli, Pescicani e Giannetti. Sicuramente i protagonisti della passata stagione non hanno brillato, e i risultati sono lì a dimostrarlo, ma è anche vero che il campionato – a ribadirlo, più volte, proprio i dirigenti bianconeri – è stato particolarmente condizionato da influenze e infortuni. Chissà se qualcuno, in una situazione differente, avrebbe magari meritato un’altra chance. La rivoluzione in atto, inoltre, se da una parte sarà un bel test per il direttore sportivo Guerri, che sui giovani non potrà sbagliare, dall’altra consegnerà a mister Bellazzini il difficile compito di dover assemblare una squadra, anzi una rosa, nuova di zecca e giovane giovane, non è escluso innestata da giocatori provenienti da oltre confine. L’amalgama del gruppo richiederà sicuramente più tempo.
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