Riammissione e ripescaggio I criteri del Consiglio federale

L’unica novità sulle infrastrutture Come in Serie C, anche in A e B non avranno diritto a salire le squadre con stadio in deroga.

Si è svolto ieri il Consiglio federle in cui sono stati stabiliti i criteri di riammissione e ripescaggio: criteri che ricalcano in larghissima parte quelli dello scorso anno. L’unica novità riguarda infatti le infrastrutture: come in Serie C, anche in A e B non avranno diritto a salire dalla ‘porta di servizio’ le squadre con stadio in deroga.

La riammissione, ricordiamo, è possibile quando una squadra non si iscrive al campionato di riferimento e non richiede un pagamento a fondo perduto. Il ripescaggio è possibile invece quando una squadra si iscrive, ma la sua domanda viene ‘bocciata’ dagli organi competenti. Il ripescaggio richiede invece un esborso a fondo perduto.

Per decretare le società che possono essere riammesse si guarda alla classifica, per quanto riguarda il ripescaggio si procede partendo, nell’ordine, da una seconda squadra, poi una squadra che ha disputato i play off di D, poi una squadra retrocessa dalla C, seguendo un elenco che tiene conto della classifica dell’ultima stagione, storia società e media punti).

E a proposito di formazioni B – con l’Atalanta intenzionata a proporre la sua, mentre il Sassuolo ci sta pensando – il Consiglio federale "ha dato delega al presidente federale, di concerto con i vice presidenti e i presidenti della Lega di A, della Lega B e della Lega Pro, per definire le normative relative alla partecipazione delle seconde squadre al campionato di Serie C 2023-24.

Per ciò che riguarda invece i tesseramenti di extracomunitari, il Consiglio ha approvato i provvedimenti con validità annuale: in ambito maschile ricalcano quanto già previsto in merito nell’attuale stagione sportiva, in ambito femminile è stato allineato a quanto previsto per la società di Serie A maschile".

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